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Inps: Boeri, 8 mln da taglio direzioni, contributo a 900 assunzioni giovani

29 settembre 2016 | 18.24
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Tito Boeri presidente Inps
Tito Boeri presidente Inps

"A regime si avranno risparmi quantificabili in circa 8 milioni, tra costi diretti e indiretti, delle diverse direzioni rimosse. Risparmi che contribuiranno a finanziare il piano di assunzione di 900 giovani laureati". E' il presidente Inps, Tito Boeri, nel corso dell'audizione davanti alla Commissione di vigilanza degli enti di previdenza, ad indicare così uno degli effetti del nuovo ordinamento dei servizi compreso nel nuovo regolamento di organizzazione che prevede il taglio delle direzioni generali dalle attuali 48 a 36 e operando un "riequilibrio molto forte nella loro distribuzione sul territorio".

"Abbiamo già chiesto l'autorizzazione al Dipartimento della Funzione Pubblica per procedere a queste assunzioni di giovani che opereranno presso le sedi territoriali e nella sede della direzione centrale a Roma. Si spera che questo processo possa portare a oltre 400 assunzioni entro la fine dell'anno per via dello scorrimento delle graduatorie concorsuali già esistenti", aggiunge. "Se vogliamo far decollare l'Ape -sostiene- serve una macchina efficiente. L'ape è una operazione complessa e necessita di una presenza capillare sul territorio per gestire le domande. Fermare ora la riforma dell'Inps, dunque, porterebbe a problemi per l'attuazione dell'Ape. La riforma è nel mirino del Civ che ha presentato ricorso al Tar sul provvedimento. Abbiamo lavorato e fatto di tutto per essere pronti per l'Ape".

"Assolutamente non ritireremo nulla. Apporteremo alcuni chiarimenti per rispondere ai rilievi ma la riforma andrà avanti. La sostanza non cambia e l'impianto resta quello già indicato". Così Boeri, risponde all'invito del presidente del Civ che aveva profilato la possibilità di ritirare il ricorso al Tar contro il nuovo regolamento di organizzazione se il presidente avesse ritirato o modificato il provvedimento. "Solo aggiustamenti, dunque -prosegue Boeri- soprattutto relativamente al regolamento di organizzazione e un chiarimento relativo al nuovo regolamento sugli incarichi per quel che riguarda "il ruolo istruttorio della Commissione". L'obiettivo, aggiunge, "è che entro la fine dell'anno possa completarsi il rinnovo del gruppo dirigente, anzi, spero anche prima" per poter avviare una serie di nuove assunzioni. E stupisce il presidente dell'Inps che il Civ abbia presentato un ricorso, ora, "tra l'altro drammatico e costoso", mentre in passato "di fronte a momenti ben più difficili di questo non si sia arrivati ad impugnare il provvedimento", prosegue.

Avanti tutta sulla riforma che è "una riforma ambiziosa": "l'abbiamo pensata e avviata dal gennaio 2016. In altre occasioni le modifiche sono state conclude dopo un mese", dice ancora ricordando come "i risparmi di spesa sono quelli che ci consentiranno di varare nuove assunzioni di giovani laureati". "Da tempo mi batto perché questa nuova governance venga varata al più presto e che venga ridotto il potere del Presidente". Così Tito Boeri, risponde alle accuse del presidente del Consiglio di vigilanza, Pietro Iocca, che aveva criticato il nuovo regolamento di organizzazione dell'Istituto parlando del rischio di "un uomo solo al comando".

Il nuovo riassetto targato Boeri, infatti, ricorda lo stesso presidente, "definisce in modo chiaro le competenze dei diversi organi dell'istituto nel pieno rispetto e coerenza delle norme di legge". Il nuovo regolamento, dunque, spiega ancora Boeri, "elenca le competenze del presidente distinguendo fra quelle che attualmente esercita in quanto erede del disciolto Cda, e quelle sue proprie".

Nel caso di riforma della governance e di ripristino del Cda, perciò, "appare chiaro quali poteri verranno sottratti al Presidente in quanto tale, per essere affidati al Cda", annota ancora Boeri che ricorda tra l'altro come il nuovo regolamento di organizzazione preveda "di ridurre in modo consistente il numero dei componenti del Civ, oggi 24, e del collegio dei sindaci (oggi 9) con ulteriori risparmi per le casse pubbliche rendendo più snelli tali organi senza per questo sminuirne il ruolo".

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