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Friuli Venezia Giulia: Bolzonello, bando da 20mln per investimenti pmi

11 ottobre 2016 | 10.04
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Friuli Venezia Giulia: Bolzonello, bando da 20mln per investimenti pmi

"Si tratta di un bando di grande importanza, che rilancia gli investimenti delle piccole e medie imprese con contributi diretti su alta tecnologia: con questo intervento le nostre pmi prese possono così concretizzare i progetti di investimento in tecnologia di cui hanno bisogno per restare competitive". Lo afferma il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, annunciando che la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato il Bando per l'accesso agli aiuti a fondo perduto da parte delle microimprese e delle piccole e medie imprese per la realizzazione nel territorio regionale di progetti di investimento tecnologico.

"Si tratta di un intervento fondamentale per entrare nel paradigma della fabbrica digitale 4.0", aggiunge Bolzonello, ricordando che è un'azione dotata di budget importante, tanto che è la misura più sostanziosa del Por (Fesr) 2014-2020.

Il bando, nell'ambito appunto del Programma per la crescita e l'occupazione del Friuli Venezia Giulia POR (FESR) 2014-2020, è gestito dal Servizio regionale per l'acceso al credito delle imprese della Direzione centrale Attività produttive e vede come organismo intermedio Unioncamere FVG che opera per mezzo delle rispettive Camere di commercio.

La complessiva dotazione finanziaria di 20 milioni di euro è articolata tra quota Por pari a euro 10.850.000 e quota riferibile al Piano aggiuntivo regionale di 9.150.000 euro. Si tratta di sovvenzioni a fondo perduto per investimenti che, nell'ottica dall'aumento delle competitività delle imprese e facendo leva sui mutamenti della tecnologia, portino alla creazione di nuovi stabilimenti, all'ampliamento delle capacità di uno stabilimento già esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere beni e servizi nuovi per l'azienda.

Più nel dettaglio, sono finanziate spese per acquisto e installazione di macchinari, impianti, strumenti, attrezzature, sensoristica, nonché hardware e beni immateriali e servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento. I limiti minimi di spesa fissati per l'ammissibilità della domanda sono differenti a seconda delle dimensioni aziendali: 50.000 euro nel caso di microimprese, 75.000 euro nel caso di piccola impresa e 100.000 euro nel caso di media impresa.

Anche le intensità dell'aiuto mutano a seconda della natura della spesa e del regime di aiuto entro il quale si collocano le rispettive istanze: l'aiuto può essere richiesto ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 (esenzione) o ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 (de minimis).

Nel dettaglio, in relazione alle spese concernenti macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica, ovvero hardware e beni immateriali quali software e licenze d'uso, l'intensità dell'aiuto se è concesso in base all'articolo 17 del regolamento UE 651/2014 è pari al 20% per microimprese e piccole imprese o al 10% se si tratta di medie imprese; se è concesso ai sensi dell'articolo 14 del regolamento UE 651/2014 è pari al 30% per microimprese e piccole imprese o al 20% in caso di medie imprese; infine, se è concesso ai sensi del regolamento UE 1407/2013 è pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile.

In relazione alle spese relative a servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento, l'intensità dell'aiuto è pari al 50% della spesa ritenuta ammissibile in conformità al dettato dell'articolo 18 regolamento UE 651/2014. Il limite massimo del contributo è pari a 500.000 euro se l'aiuto è concesso ai sensi del regolamento UE n. 651/2014. E' pari a 200.000 euro se l'aiuto è concesso ai sensi del regolamento Ue 1407/2013.

La fase istruttoria è rimessa in capo alle camere di commercio, presso le singole sedi provinciali. Gli aiuti vengono erogati sulla base di un procedimento a graduatoria. A livello provinciale ciascuna camera di commercio, a seguito di istruttoria e attribuzione di un punteggio, approva una graduatoria provvisoria che poi concorre alla formazione della graduatoria unica approvata dalla Regione.

Il punteggio risponde a specifici criteri di valorizzazione del progetto e verrà attribuito, in via prevalente, sulla base dei seguenti indici, tra cui: l'appartenenza del progetto ad una traiettoria di sviluppo e la riconducibilità dell'attività di impresa ad una specifica area di specializzazione così come individuate da all'interno della Strategia regionale di ricerca e innovazione per la Specializzazione Intelligente (S3) del Friuli Venezia Giulia; la riferibilità del progetto all'ambito delle tecnologie abilitanti e/o l'applicazione di tali tecnologie abilitanti (micro/nanoelettronica, nanotecnologia, fotonica, materiali avanzati, biotecnologia industriale e tecnologie di produzione avanzate); la capacità dell'investimento di determinare un miglior utilizzo delle risorse energetiche; a capacità dell'investimento di determinare una riduzione dell'impatto ambientale; l'incremento occupazionale dell'impresa al termine del progetto.

Da un punto di vista prettamente cronologico è previsto che le singole imprese istanti e beneficiarie degli aiuti, concludano e rendicontino il proprio progetto di investimento entro un termine di 12 mesi decorrenti dalla data di notifica del provvedimento di concessione, fatta salva la possibilità di richiesta di una proroga per la durata massima di 90 giorni.

Il bando prevede la possibilità, per il beneficiario, di richiedere l'erogazione dell'aiuto in via anticipata, nella misura massima del 40 per cento dell'importo concesso, previa presentazione di una fideiussione di importo almeno pari alla somma da erogare. Le domande vanno presentate dalle ore 9.30 del 28 ottobre

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