cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 04:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Imprese: la ricerca, Mediterraneo naturale meta internazionalizzazione

12 ottobre 2016 | 13.31
LETTURA: 3 minuti

Aeroporto di Fiumicino
Aeroporto di Fiumicino

L’area del Mediterraneo è meta naturale per le imprese italiane che vogliono investire all'estero, ma per 6 imprenditori su 10 la discriminazione commerciale rappresenta un ostacolo agli investimenti. Emerge da uno studio sulle difficoltà e opportunità del fare business nel Mediterraneo, promosso da K&L Gates Legal Observatory, l’osservatorio che analizza il panorama legale nel contesto italiano e internazionale della sede di Milano dello studio internazionale K&L Gates.

Per le imprese italiane l’area del Mediterraneo è il primo naturale sbocco verso l’internazionalizzazione (42%) e l’opportunità più prossima per il business (22%) ma per il 58% di loro occorre proteggere da discriminazione commerciale e mancato rispetto dei patti messi in atto dai Paesi esteri ai danni delle aziende italiane che favoriscono il proliferare delle controversie giuridiche e l’allontanamento degli investitori nei suddetti Paesi.

Tra le asset class più soggette a criticità troviamo le risorse naturali - petrolio, gas, carbone – (25%), metalli preziosi (20%) e immobiliare (19%). A completare il panorama delle difficoltà di approccio al business nell’area del Mediterraneo troviamo gli ostacoli agli investimenti (32%) e la scarsa capacità attrattiva di capitali (26%).

“Forse non è un caso che in una congiuntura storica nella quale ci si interroga sull’identità e sul ruolo dell’Europa, attenzione crescente venga rivolta all’area mediterranea. L’intento che ci siamo prefissi con la ricerca è di individuare quali criticità, sul piano della tutela giuridica, gli imprenditori ravvisino allorquando si apprestano a valutare investimenti od opportunità commerciali nel nord Africa e nel vicino oriente”, ha affermato l’avvocato Giampaolo Salsi, administrative partner dello studio legale K&L Gates Milano.

Cosa rappresenta l’area del Mediterraneo per le imprese italiane? Il 42% la ritiene il primo naturale sbocco verso l’internazionalizzazione, mentre per il 22% è l’opportunità più prossima per il business. Non mancano però coloro che la ritengono un luogo di difficile approccio per le dinamiche politiche che caratterizzano ogni singolo Paese (19%). Il 14%, infine, pensa possa essere il luogo dove integrare i sistemi produttivi sia investendo in corridoi logistici sia in piattaforme produttive.

Quali sono le asset class che più riscontrano interesse, ma, al contempo, criticità? Al primo posto troviamo le risorse naturali (petrolio, gas, carbone), indicate da un quarto delle imprese coinvolte nello studio (25%). Seguono metalli preziosi (20%), immobiliare (19%), liquidità e strumenti assimilati (13%), beni di lusso (12%) e divise estere (9%).

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza