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Terremoto: anche 72 volontari Cisom Ordine Malta al lavoro in cratere

31 ottobre 2016 | 14.04
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Volontari del Cisom al lavoro
Volontari del Cisom al lavoro

"Siamo presenti con 72 volontari nelle zone terremotate Umbria, Marche e Lazio. Ad Amatrice siamo presenti dal 24 agosto e ora il nostro intervento si è esteso a Camerino, a Norcia, a Perugia, a Terni e a Spoleto. Qui la popolazione è stressata dalla lunghezza del sisma, da queste scosse che non finiscono mai. E anche chi ha la casa in ordine, ormai ha paura a rientrarci". Lo dice a Labitalia Maurizio Valentini, capo raggruppamento Umbria del Cisom, il Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta.

Il Cisom è nato in Italia nel 1970 e ha mosso i primi passi proprio con il terremoto del Belice in Friuli. Da allora, con i suoi 4.307 volontari attivi su tutto il territorio nazionale, interviene laddove c'è un'emergenza. Volontari del Cisom hanno lavorato in Irpinia, nel Mediterraneo per gli sbarchi dei migranti, nei terremoti che hanno colpito l'Abruzzo e l'Emilia Romagna, spingendosi nel 2010 fino ad Haiti.

"Le nostre -spiega ancora Valentini- sono task-force di specialisti. Intanto tutti, dal capo raggruppamento al semplice volontario, devono aver seguito il corso di soccorritore avanzato acquisendo la qualifica di Bls e Bls/d (sigla che sta per Basic life support - Defibrillation e si riferisce alle manovre da compiere per intervenire in caso di arresto cardiaco, ndr)".

Non solo, aggiunge Valentini che è anche Cavaliere di Malta (non tutti i volontari Cisom lo sono): "Delle nostre squadre fanno innanzitutto parte medici e infermieri, in linea con lo spirito dell'Ordine che è un'Ordine ospedaliero". Ma a partire con il Cisom sono anche "disaster manager, psicologi, personale che dà supporto alle strutture amministrative danneggiate", sottolinea.

Quando accade un disastro accorrono in poco tempo sul luogo squadre di volontari e soccorritori provenienti da tutte le parti d'Italia e a volte del mondo. Eppure, spiega Valentini, "stabilire contatti tra le varie squadre è semplicissimo perché la finalità è unica per tutti ed è quella di aiutare l'altro". "Ognuno ha la sua professionalità e la mette umilmente al servizio di chi ne ha bisogno. E' questa la carta vincente del Servizio di Protezione civile nazionale", dice.

Il Cisom è pronto anche a una lunga permanenza nelle zone terremotate del Centro Italia. "All'Aquila -ricorda Valentini- siamo stati 9 mesi gestendo due campi di accoglienza con quasi 500 persone e dove si sono alternati circa 1.000 volontari. Se in Umbria o nelle Marche c'è bisogno rimarremo anche qui, fintantoché non è finita l'emergenza", assicura.

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