Niente effetto Brexit sui ragazzi che da tutta Europa scelgono di iscriversi ad un Ateneo inglese. Il governo britannico infatti ha rinnovato il suo impegno verso gli studenti dell'Unione europea che inizieranno l’università nel Regno Unito nel 2017. Non ci saranno dunque cambiamenti per quanto riguarda i contributi ai ragazzi provenienti dall'Unione Europea che vorranno frequentare l'università nel Regno Unito.
L’università inglese costa mediamente 9.000 sterline all’anno. E in pochi sanno che per tutti gli studenti europei, lo Student Loans Company offre un prestito per l’intero importo della retta universitaria. Lo studente, al termine degli studi universitari, e quando avrà iniziato a lavorare (ricevendo un salario minimo stabilito), rimborserà il 'prestito d'onore' con rate mensili.
Il timore era che con la Brexit la situazione sarebbe cambiata. Invece, nonostante il governo britannico stia ultimando le procedure per uscire dall'Unione Europea, la possibilità di ottenere un prestito per i propri studi continuerà ad essere garantita anche per l'anno accademico 2017/2018, non solo agli studenti britannici, ma anche agli studenti europei che risiedono nell'Unione Europea da almeno 3 anni e che scelgono l'eccellenza accademica delle università nel regno Unito.
Il ministro dell'università del Regno Unito, Jo Johnson, ha così spiegato la decisione governativa di continuare a erogare contributi agli studenti europei: "Sappiamo -ha detto- che il risultato del referendum ha portato con sé alcune incertezze per il nostro settore dell'istruzione superiore. È per questo che nel mese di giugno abbiamo agito rapidamente per fornire garanzie di finanziamento immediato per gli studenti attuali e per coloro che entreranno quest'anno".
"Gli studenti internazionali -ha spiegato il ministro inglese- danno un contributo importante alle nostre università di prima categoria, e noi vogliamo che questo continui. Questa ultima garanzia che gli studenti impegnati il prossimo anno non solo avranno diritto a fare domanda per il finanziamento con le condizioni correnti, ma che tale diritto sarà mantenuto per tutta la durata del loro corso, offre importanti certezze alle università e agli studenti".
"Stiamo anche facendo passi, attraverso il nostro Higher Education Bill, per mantenere lo status internazionale dei nostri atenei, mentre forniamo agli studenti valore per soldi e opportunità, e ai datori di lavoro le competenze di cui hanno bisogno per aiutare la nostra economia a crescere", ha concluso.