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Lavoro: per agenzie nel 2015 fatturato di settore oltre 8 mld (+17%)

30 novembre 2016 | 17.42
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Giuseppe Biazzo
Giuseppe Biazzo

Il 2015 ha visto il fatturato del settore delle agenzie per il lavoro superare gli 8 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuo superiore al 17 per cento. L'incidenza del lavoro in somministrazione sul totale dell'occupazione dipendente, a quota 1,6%, raggiunge quasi il valore medio europeo. E' quanto emerge dal V Rapporto sull’evoluzione del settore delle Agenzie per il Lavoro italiane, promosso da E.Bi.Temp e Forma.Temp ed elaborato da Stefano Consiglio, professore ordinario di organizzazione aziendale Università Federico II di Napoli, e Luigi Moschera, professore ordinario di organizzazione aziendale Università Parthenope di Napoli.

Il Rapporto, introdotto dal direttore di Assolavoro e coordinatore dell'Osservatorio bilaterale di settore, Agostino Di Maio, è stato presentato oggi nel corso del convegno “Le Agenzie per il Lavoro e i lavoratori in somministrazione dopo il Jobs Act”, promosso dall’Osservatorio nazionale dell'ente bilaterale Ebitemp.

"La formazione per 200mila persone l'anno, finalizzata e con precisi obblighi di placement, attraverso Forma.Temp e il welfare garantito con EbiTemp -ha detto Giuseppe Biazzo, consigliere Assolavoro, l’Associazione nazionale delle Agenzie per il Lavoro- fanno del settore delle Agenzie per il Lavoro in Italia un modello europeo".

"Nel corso degli anni la somministrazione si è imposta quale migliore modello di flexicurity, un elemento che deve trovare nel rafforzamento delle politiche attive per il lavoro il suo principale fattore di sviluppo. Puntare sulla crescita è l’unica alternativa possibile per incentivare occupazione e produttività. Bisogna, però, che le norme consentano sempre più sia la rapidità di adattamento che la fondamentale protezione del lavoratore”, ha aggiunto.

“La somministrazione –ha spiegato Biazzo -, più di altri settori, vede Agenzie e sindacati nutrire lo stesso interesse per il lavoratore, il capitale umano è il riferimento di entrambi. È quindi importante creare le condizioni per rafforzare un dialogo con il sindacato articolato su due livelli. Il primo si basa sul confronto continuo con il sindacato di categoria per la realizzazione degli strumenti di gestione del rapporto di lavoro in somministrazione, il secondo sull’interlocuzione con le Segreterie Confederali per lo sviluppo delle strategie politiche di “gestione della flessibilità” nel mercato del lavoro”.

Guardando al futuro, il management delle Agenzie italiane ha una visione ottimistica sulle evoluzioni di breve periodo, e una maggiore cautela sulle prospettive di medio termine. Per quanto riguarda, infatti, l'evoluzione della domanda nel corso del 2017 le attese sono complessivamente positive, il 56% stima una crescita superiore al 5%, il 25% prevede una crescita tra l'1% e il 4%, mentre uno su cinque ritiene che il mercato sarà stabile. Più di uno su due ritiene, invece, che i mark up tenderanno a ridimensionarsi.

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