cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 20:51
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Welfare: Piccioni (Inps), spesa previdenziale tra costi indiretti malattie cuore

18 gennaio 2017 | 16.11
LETTURA: 4 minuti

Welfare: Piccioni (Inps), spesa previdenziale tra costi indiretti malattie cuore

"I costi indiretti delle malattie cardiovascolari per il Sistema sanitario nazionale, in Italia, non comprendono solo la produttività, ma anche le spese sostenute dal sistema previdenziale che è responsabile di fornire prestazioni assistenziali e previdenziali a tutte le persone affette da patologie e che eroga pensioni di inabilità ed assegni di invalidità". A dirlo oggi Massimo Piccioni, coordinatore generale Medico Legale dell'Inps Roma, intervenendo al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, durante l'incontro 'Insieme al mondo del lavoro per ridurre la mortalità delle malattie cardiovascolari', promosso dalla Fondazione Italiana per il Cuore.

"Le malattie del sistema cardiocircolatorio -ricorda- sono, infatti, al secondo posto tra le cause di invalidità previdenziale, dopo le malattie oncologiche. Sul versante assistenziale, che riguarda invece i cittadini di tutte le età e non solo in età lavorativa, le malattie cardiovascolari rappresentano la quarta causa di morte”.

"La spesa annuale complessiva in Italia -aggiunge Piccioni- per invalidità previdenziale ammonta a circa 10 miliardi di euro che sale a 16 miliardi per invalidità assistenziali, voci di costo per lo Stato che sono molto impegnative e comunque non esaustive in considerazione del fatto che non tengono conto dei lavoratori del settore pubblico e che mancano informazioni e dati riguardanti le assenze da lavoro per malattia. In questo contesto è fondamentale considerare che, a costi invariati, è possibile una redistribuzione delle risorse a favore di una maggiore allocazione sul versante della prevenzione, come investimento volto ad evitare l’invalidità. Redistribuzione che noi, come Istituto, auspichiamo fortemente”.

E da un’analisi condotta dal Ceis Sanità, Centre for health economics and management, dell’Università Tor Vergata di Roma, in collaborazione con la banca dati Inps, emerge che le malattie del sistema cardiocircolatorio rappresentano la prima voce di costo, rispetto agli altri gruppi patologici, considerando le singole prestazioni previdenziali (gli assegni ordinari di invalidità e le pensioni di invalidità previdenziali) con una spesa dal 2009 al 2015 rispettivamente di 4,7 miliardi di euro (669 milioni di euro in media all’anno) corrispondente al 23%, su un totale di spesa complessiva per assegni ordinari di invalidità, e 8,8 miliardi di euro (1,2 miliardi di euro in media all’anno) pari al 19%, su un totale di spesa per pensioni di invalidità.

"E la prevenzione -sostiene Francesco Saverio Mennini, direttore del Ceis e del Centre for Economic Evaluation and Hta dell'Università Tor Vergata di Roma- gioca un ruolo cruciale in questo quadro. In uno studio sull’impatto di una corretta adesione terapeutica per la cura nello studio della sola ipertensione ho dimostrato come, all’interno di una analisi su 5 Paesi europei, un'adeguata aderenza alla terapia si associa a un miglioramento dello stato di salute dei pazienti e può far risparmiare risorse al sistema sanitario".

Infatti, "in una proiezione a 10 anni è stato calcolato che il raggiungimento di un livello di aderenza alla terapia del 70% in Italia (contro il solo 40-41% attualmente registrato nel nostro paese), determinerebbe un risparmio pari a circa 100 milioni di euro; il tutto, ovviamente, accompagnato da un miglioramento dello stato di salute dei pazienti".

“Prevenzione -assicura- corretta gestione del paziente e corretta somministrazione delle tecnologie e delle terapie possono dunque incidere positivamente innanzitutto sul miglioramento dell’efficacia dell’intervento e della qualità di vita del paziente e garantire, nel medio-lungo periodo, anche una riduzione importante della spesa sanitaria, previdenziale e dei costi sostenuti direttamente dalle famiglie".

"In Italia -sottolinea- solo il 14% del totale della spesa pubblica è dedicato alla salute. Siamo un Paese, dunque, che non spende molto in questo ambito (ben al di sotto della media dei Paesi Ocse), un segno anche questo della necessità di incrementare le politiche di prevenzione”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza