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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

03 marzo 2017 | 10.39
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Domenico Casalino, 55 anni, è stato amministratore delegato di Consip dal 2011 fino al giugno del 2015. Parla con il Corriere della Sera delle ultime vicende e dice: "Quello che leggo è molto forte e in qualche modo descrive una capacità di influenzare una gara per un contratto di Consip che un po' mi sorprende. Ho una grande fiducia nel lavoro dei magistrati. Ma il sistema di Consip è molto solido e credo di aver contribuito a renderlo tale: una o poche persone non possono influenzare le sorti di una gara. Bisogna passare il vaglio di un gruppo di lavoro, poi di un altro e un altro ancora, il tutto con procedure e organi dicontrollo. Per fare qualcosa di illegale bisognerebbe mettere d' accordo troppe persone: ho contribuito a sviluppare le regole e le procedure in tal senso. È una tutela anche per le imprese. Molti, anche fra le imprese, mi hanno espresso ammirazione per l' imparzialità con cui sono state aggiudicate le gare".

"L'Italia è decisamente un mercato strategico per L'Oréal. Siamo molto ben posizionati tra i primi dieci Paesi del gruppo a livello mondiale e vogliamo continuare sulla strada che ci ha portato ottimi risultati". Cristina Scocchia, amministratore delegato e presidente di L'Oréal Italia racconta obiettivi e strategie della filiale italiana del gruppo francese che ha chiuso il 2016 con ricavi per oltre 25,8 miliardi, in crescita del 2,3% rispetto al 2015. "Siamo molto soddisfatti dei risultati 2016. Abbiamo chiuso l' anno con un aumento del fatturato del 3,2%: circa dieci volte la crescita del mercato pari allo 0,3%. Anche l' Ebit è salito in maniera significativa, più dell' 11%. Abbiamo inoltre accresciuto la nostra quota di mercato, conquistando nuovi consumatori. Possiamo dire di aver portato a compimento il processo di turnaround iniziato nel 2014", aggiunge l'ad.

"Al di là di qualche complicazione burocratica che però esisteva anche prima, io mi sento di rassicurare tutti quelli che sono arrivati qui fino ad oggi". L'ambasciatore italiano nel Regno Unito Pasquale Terracciano rassicura dalle pagine del Messaggero sugli effetti della Brexit. Per chi vive già nel Regno Unito c' è un "rischio zero" di dover fare le valigie, mentre una zona grigia potrebbe crearsi per coloro che arriveranno dopo l'invocazione dell' articolo 50, attesa per fine marzo. "L' incertezza -dice- riguarda il futuro, certamente riguarda chi volesse venire qui una volta che il Regno Unito ha lasciato l' Unione europea, ma anche chi arriva tra il primo aprile del 2017 e il 31 marzo del 2019 non è detto che abbia riconosciuto quello stesso livello di diritti".

"In fin dei conti siamo il più grande market place al mondo e abbiamo un compito molto preciso", spiega al Messaggero Rodrigo Cipriani Foresio, managing director per il Sud Europa del gigante cinese Alibaba attivo nell' e-commerce, che oggi sarà alla Luiss per presentare Agla (Alibaba Global Leadership Academy), un progetto lanciato nel 2016 che si rivolge ogni anno a 102 giovani talenti provenienti da tutto il mondo che saranno assunti per un anno nel campus cinese della società di Jack Ma per poi rientrare nei loro Paesi di origine. Cipriani, qual è con precisione la vostra mission? "Far scambiare prodotti -dice-. Abbiamo da una parte più di 10 milioni di aziende che vendono, dall' altra 443 milioni di clienti cinesi. In mezzo, più di un miliardo di beni che giornalmente questi acquirenti e venditori si scambiano".

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