Sulla reazione - popolare e politica - "alla enorme pressione provocata da un attentato terroristico" interviene sul Corriere della Sera l'esperto Usa James Fallows. "Il punto essenziale -spiega- è che la logica stessa del terrorismo è tutta incentrata sulla reazione che un attentato terroristico come quello di ieri a Westminster può provocare, più che sul danno che inizialmente e direttamente deriva. L' esempio estremo, ovviamente, è l' attentato di Sarajevo del 1914, l' assassinio dell' arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie. Il danno iniziale, certo, è stato serio: ma la reazione che, in parte, ha provocato è costata decine di milioni di vite umane e ha segnato la fine di molti imperi. Mi rendo conto che questa è una semplificazione di un rapporto tra causa ed effetto più complesso, se si parla di Prima guerra mondiale, ma credo che illustri adeguatamente la mia idea".
"Le nomine ai vertici delle aziende (ex) pubbliche hanno confermato due ottimi amministratori delegati ai vertici di Enel ed Eni, ma sollevato perplessità per Leonardo e Poste. Per quanto riguarda le Poste, la sorpresa è stata la non riconferma di Francesco Caio, dopo ottimi risultati (anche se chi lo sostituisce sembra avere un solido cv). Ma alle Poste lo Stato è in maggioranza (non lo è più in Eni, Enel e Leonardo) e le manovre della politica la fanno ancora da padrone. Il dibattito che hanno suscitato le nomine degli ad ignora però una cinquantina di altre nomine, i consiglieri che compongono il resto del consiglio di amministrazione e che, a prima vista, sembrano ancora essere in gran parte professionisti ed accademici invece che persone che conoscono la gestione aziendale come invece avviene all' estero". Lo scrive sul Corriere della Sera Roger Abravanel.
"Nel contrasto all' evasione occorrono azioni condivise e complementari tra tutti gli organi impegnati. Non solo. La spinta alla compliance e all' adempimento spontaneo dei contribuenti non si deve limitare alle norme e agli annunci, ma deve trasformarsi in atti concreti a tutti livelli, sia nelle sedi centrali dell' amministrazione finanziaria sia e soprattutto negli uffici periferici". Così il viceministro dell'Economia con delega alle politiche fiscali, Luigi Casero, con Il Sole 24 Ore. "Le lettere inviate dalle Entrate sono degli alert -spiega- con cui i contribuenti vengono invitati a rivedere la loro posizione in relazione a un adempimento come può essere la dichiarazione dei redditi o quella Iva".
Geert Van Poelvoorde, vice presidente e ceo Europa di ArcelorMittal, gruppo a capo di una delle due cordate in gara per l' Ilva, l' Am Investco Italy, insieme con il gruppo Marcegaglia, parla con Il Messaggero e dice: "Vedere tutto quello che è accaduto all' Ilva fa male: è una delle migliori acciaierie in Europa. È davvero incredibile. Perché ci teniamo all' Ilva? Guardi questa piantina dell' Europa. I nostri stabilimenti, tra cluster e satelliti, sono concentrati nel Nord, in Spagna e in Europa orientale. Non abbiamo niente in Italia per quanto riguarda la produzione primaria. E l' Italia è il secondo paese più importante in Europa, dopo la Germania, per produzione di acciaio flat. L' Ilva è perfettamente complementare con la nostra organizzazione".
"Chi percepiva oltre 100 mila euro lordi, con parecchie legislature alle spalle, d' ora in poi ne restituirà circa 17 mila euro netti. Altro che mantenere privilegi". Lo spiega a La Repubblica Marina Sereni (Pd) a proposito dell'intervento sui vitalizi. Si poteva fare di più, è l' accusa, equiparando i deputati agli altri lavoratori. "Ma avviene già dal 2012 -è la replica di Serenu-: i parlamentari percepiranno una pensione a 65 anni in base ai contributi versati. Il nostro è stato un intervento straordinario, piuttosto, dettato dalla straordinarietà del contesto: la crisi economica, quella della politica, la necessità di redistribuire risorse".
