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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

18 aprile 2017 | 10.06
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Nel Def non c' è scritto nulla. E il vuoto cosmico per citare Asimov, tanto caro a Padoan. L' aumento Iva sarà inevitabile". Renato Brunetta parla con Avvenire del Def e dice sul ministro dell'Economia: "Mi sembra che non sappia che pesci prendere, e parla con faccia inutilmente pensosa. Lo trovo insopportabile e irritante".

Sulla stessa pagina di Avvenire, Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, sul ministro che propone di aumentare l' Iva e di diminuire il costo del lavoro spiega: "Questa è l' ipotesi della Commissione europea e, come noto, noi siamo uno di quei Paesi che, per averne seguito rigidamente gli schemi dal 2008 alla fine della recessione oggi compreso, ci siamo ritrovati con 33 punti di debito pubblico in più. Padoan non pensi di salvarsi la coscienza. Con più Iva e meno tasse sul lavoro non si va da nessuna parte. Al contrario, utilizzando la copertura degli 80 euro, si può abbassare per sempre il cuneo fiscale di 8.000 euro l' anno a lavoratore. Del resto nel 2015, con Renzi, si è visto che è possibile".

"Siamo l'unico Paese europeo dove si può lavorare h24 pure la notte e a distanza di anni non ha prodotto più occupazione né ha aumentato i consumi". Così denuncia il segretario dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini al Fatto Quotidiano, attaccando le aperture festive: "Dobbiamo cambiare tutta una serie di leggi che in questi anni hanno massacrato i diritti di chi lavora", dice il leader della Fiom.

Christopher Probyn, capoeconomista di State Street Global Advisors dice al Sole 24 Ore: "L' euro è stato un grande errore". Il giocattolo euro ha funzionato, almeno fino allo scoppio della crisi finanziaria, poi però il meccanismo si è inceppato e da allora, nota Probyn, "la crescita economica è stata deludente, mentre il livello di disoccupazione è aumentato, soprattutto fra i giovani giovani dove ha recentemente raggiunto livelli prossimi al 20% nella fascia al di sotto dei 25 anni: con queste premesse è logico assistere una sollevazione politica, è soltanto una questione di tempo".

Massimo Cioffi, Daniele Ferrero e Roberto Lancellotti intervengono sul dibattito 'Tra scuola e lavoro', ospitato dal Sole 24 Ore e scrivono: "La struttura del sistema economico italiano (elevata differenziazione delle vocazioni dei territori e stragrande maggioranza delle imprese con meno di 10 dipendenti) richiede una declinazione territoriale del programma perché abbia successo. Servono più di 100 iniziative (una per provincia/distretto industriale) che fungano da "integratore di sistema" del programma nazionale sul territorio. Che identifichino le migliori iniziative che già affrontano il tema passaggio scuola-lavoro da angoli specifici (su orientamento, alternanza, matching domanda-offerta) e con matrici varie (start-up, terzo settore, associazioni di categoria, aziende, qualche istituzione pubblica "illuminata"), valorizzando le cose che funzionano e superando i limiti strutturali dovuti all' assenza di un approccio complessivo su tutte le leve di intervento in ciascun territorio e alla scarsa scalabilità/replicabilità delle soluzioni".

"L’ingresso della Turchia nell’Unione Europea adesso non è sul tavolo. In ogni caso eventuali decisioni relative alla ipotesi di reintrodurre la pena di morte lo allontanerebbero ancora di più". A dichiararlo, nel corso di un'intervista al 'Corriere della Sera' è stato il ministro degli Esteri Angelino Alfano, rispondendo ad una domanda sul referendum di domenica e sul fatto che Erdogan si sia ripromesso di reintrodurre nel suo Paese la pena di morte. "Siamo convinti - afferma ancora Alfano - che la Turchia, collocata tra Oriente e Occidente, abbia un ruolo fondamentale. Sento inviti a isolare Ankara e Mosca. Non voglio far ricorso a nobili principi e nobili ideali. Semplicemente, non ci conviene. Ci vuole realismo", sottolinea.

''In qualità di capo dell' Fmi non mi è consentito scendere in dettagli a proposito della Francia, perché sono cittadina francese. Chiaramente, però, la preoccupazione per l' esito incerto delle elezioni aumenta. In tutti i paesi che ho visitato negli ultimi due mesi è sempre trapelata molta ansia quando mi rivolgevano questa stessa domanda''. Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, lo afferma in un'intervista a 'Repubblica'. ''Indubbiamente, la questione è di enorme importanza per il ruolo che ha la Francia, per le dimensioni dell' economia francese in rapporto a quelle di altri partner della zona euro, e perché alcune idee al centro del dibattito politico sembrano finalizzate a scompaginare l' attuale architettura dell' Unione europea, per ciò che concerne la Francia -continua Lagarde-. Quanto prima svanirà tale incertezza - ma immagino che dovremo attendere il 7 maggio perché ciò accada - tanto meglio sarà per l' economia globale e, naturalmente, per l'economia della zona euro''.

Come si può finanziare il reddito di inclusione? A questa domanda tenta di rispondere sul Corriere della Sera Roberto Sommella. " Perché non ripartire dal rapporto di Francesco Giavazzi sugli incentivi alle imprese? Il piano dell'economista fu redatto su incarico del governo Monti ed aveva come obiettivo quello di fare un censimento dei tanti incentivi pubblici alle aziende, individuando quelli che non fossero stati necessari. Giavazzi indicò in 10 miliardi di euro i sostegni statali che sarebbero potuti essere cancellati senza il minimo danno, anzi generando una crescita nel biennio di un punto e mezzo di Pil", spiega Sommella. "Il governo Gentiloni, alla ricerca di fondi per la riedizione della social card e il reddito di inclusione, dopo aver individuato con precisione gli aventi diritto, potrebbe riprendere in mano quel dossier nella prossima manovra, destinando eventuali risparmi direttamente a quegli italiani che sono senza lavoro e non godrebbero di eventuali riduzioni fiscali".

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