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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

01 giugno 2017 | 10.52
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Molto sorpreso. Intendiamoci, Alcuni esuberi erano previsti, e del piano di riduzione del personale si sapeva. Ma erano sempre stati annunciati numeri limitati, che potevano essere assorbiti dagli ammortizzatori sociali. Cinque-seimila non è un numero limitato... Infatti. È una sangria, una perdita di sangue e di speranza". Lo dichiara ad Avvenire l'arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, per tanti anni prete e vescovo in Brasile prima di tornare nella sua Puglia, sugli esuberi all'Ilva di Taranto. "L' ambiente è un nodo particolarmente dolente a Taranto -prosegue-. Vorrei ricordare la tesi sostenuta fin dal convegno diocesano del 3 novembre 2013: occorre decarbonizzare progressivamente l' Ilva, introducendo il gas, assai meno inquinante, sul modello di quanto operato in altri grandi centri siderurgici europei, come Duisburg. Io sono un pastore, non un ingegnere, e mi fermo qua; ma questo mi dicono i tecnici più avveduti. Salute e occupazione sono la vita".

"Se le banche sono in perdita, la scelta è solo tra chi deve pagare: se si dice che il risparmiatore non deve essere toccato vuol dire che è il contribuente a mettere i soldi. Ma perché è preferibile che paghi il contribuente anziché il risparmiatore?". Daniel Gros, direttore del Centro per gli studi di politica europea (Ceps), uno dei più autorevoli think tank di Bruxelles, parla con il Corriere della Sera e dice: "Le regole sul bail in funzionano". Non era meglio quando la gestione delle crisi bancarie era affidata alle banche centrali nazionali? Per il governatore Visco sono troppi a decidere nella Ue. "Le grandi crisi bancarie in Spagna, Irlanda e Portogallo sono avvenute quando erano responsabili le banche centrali nazionali. La grande crisi del 2007 si è sviluppata proprio sotto il vecchio regime. Il nodo sta su chi deve pagare".

"Non condivido chi vede solo nero nel futuro dei giornali e del giornalismo. Credo viceversa che l' editoria professionale abbia un futuro e che il suo sia un ruolo più che mai necessario". Maurizio Costa, trascorsi come ad Mondadori e presidente Rcs, ora nel suo ruolo di presidente Fieg, lo dice al Sole 24 Ore. "Nessuno nega le difficoltà. Il settore ha perso il 50% dei ricavi negli ultimi 10 anni". Per questo, sottolinea il presidente della Fieg, "bene sicuramente le misure previste in manovra". Il settore, peraltro, !ha bisogno di iniziative di sistema".

"Con la ripresa in corso, è arrivato il momento di completare l' Unione Economica e Monetaria. Non possiamo aspettare una nuova crisi per intervenire". Lo dice a La Stampa il vicepresidente della Commissione con delega all' euro, Valdis Dombrovskis. "L'euro è un successo dell' Ue. Ha portato stabilità, reso più semplice fare affari, viaggiare. La crisi finanziaria ha sottolineato le debolezze del modo in cui è nato. Ci sono diversi squilibri nell' Eurozona, per alcuni siamo intervenuti dopo la crisi finanziaria. Ora bisogna completare questo lavoro".

"La nuova normativa suoi voucher è un classico caso di complicazione inutile di una questione semplice. Basta scorrere gli emendamenti che sono entrati nella manovrina e che saranno anch' essi votati con la fiducia. Per avvalersi delle prestazioni di lavoro occasionale occorre rispettare dei criteri molto precisi e limitativi". lo scrive su Italia Oggi Giuliano Cazzola. "Paradossalmente era meno vincolante e burocratica la proposta contenuta della Carta dei diritti universali del lavoro predisposta dalla Cgil", spiega.

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