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Lavoro: ManpowerGroup, assunzioni stabili fino a settembre

13 giugno 2017 | 18.25
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Lavoro: ManpowerGroup, assunzioni stabili fino a settembre

Secondo i risultati dell’indagine trimestrale di ManpowerGroup Meos (ManpowerGroup employment outlook survey) per il periodo di luglio-settembre 2017, i datori di lavoro italiani segnalano prospettive di assunzione stabili. Il 5% di loro si aspetta di incrementare il proprio organico, il 5% prevede un calo nelle assunzioni, mentre secondo l’85% non vi sarà alcuna variazione; sulla base di questi dati, la previsione netta sull’occupazione si attesta sullo 0%. A seguito degli aggiustamenti stagionali, la previsione si attesta a quota -2% per il secondo trimestre consecutivo.

"In un trend di crescita e ritrovato ottimismo -ha commentato Stefano Scabbio, president Northern Europe and Mediterranean & Eastern Europe- che trova conferma nei numeri dell’occupazione in crescendo, costo del lavoro e competitività rimangono le principali preoccupazioni dei datori di lavoro italiani".

"Non c’è quindi da sorprendersi -ha sottolineato- se anche per il prossimo trimestre si segnalano previsioni d’assunzione ancora improntate alla cautela. Si avvertono segnali positivi in molti settori. Il settore dell’agricoltura, ad esempio, sta attraversando una nuova fase di rinascita grazie anche a una tendenza che va avanti da anni e che è collegata all’aumento delle superfici coltivate a biologico.Crescono inoltre le opportunità di lavoro e i salari nel settore digitale, spinti dalla crescente digitalizzazione delle attività aziendali e dall’innovazione tecnologica. Multicanalità, cloud, mobile, social, big data: per gestirli serve più che mai investire in nuove competenze sempre più interfunzionali, crossmediali e multidisciplinari”.

In sei settori industriali su 10 i datori di lavoro prevedono di ridimensionare i propri organici nel trimestre a venire. La previsione più pessimista per il mercato del lavoro è segnalata nel settore edile, in cui la previsione netta sull’occupazione si attesta al -18%, mentre anche i datori di lavoro del settore minerario ed estrattivo prevedono un clima occupazionale negativo e riferiscono un previsione di -14%. Piani di assunzione improntati al pessimismo risultano evidenti anche nella previsione di -7% e -5% nei settori di elettricità, gas e acqua e del commercio all’ingrosso e al dettaglio, rispettivamente. Tuttavia, i datori di lavoro di tre settori prevedono un certo incremento del numero dei dipendenti, in particolare nei settori di agricoltura, caccia, selvicoltura e pesca dove la previsione è del +4%, nel settore di ristorante e alberghi (+3%) e in quello finanziario (+2%).

L’agricoltura italiana attraversa una fase di crescita e per il prossimo trimestre i datori di lavoro del settore registrano previsioni occupazionali ottimistiche (+4%) confermando e rafforzando una tendenza che va avanti da anni e che è collegata all’aumento delle superfici coltivate a biologico. Puntando la lente d’ingrandimento si segnala una crescita non solo del bio food ma anche dei prodotti d’erboristeria dell’industria cosmetica, tessile, plastica e chimica bio-based.

Per il prossimo trimestre, i datori di lavoro delle aziende di grandi dimensioni (con 250 o più dipendenti), prevedono un clima occupazionale stabile e segnalano una previsione netta sull’occupazione del +16%. Tuttavia, i datori di lavoro delle micro aziende (meno di 10 dipendenti prevedono un mercato del lavoro con il segno meno, con una previsione del -4%. Altrove, i datori di lavoro di piccole (10-49 dipendenti) e medie (50-249 dipendenti) aziende riferiscono intenzioni di assunzione incerte, con una previsione del -1%.

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