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Crisi: Halldis, marketing può rilanciare comparto immobiliare

23 agosto 2017 | 13.10
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Antonio Rainò
Antonio Rainò

"Il marketing può rilanciare il comparto immobiliare". Lo dice, in un'intervista a Labitalia, Antonio Rainò, responsabile comunicazione e marketing di Halldis, società italiana leader negli affitti temporanei e con più di 1.600 proprietà gestite in 25 località europee.

"Il settore immobiliare -ricorda- è quello che ha sofferto di più della crisi che prese il via nel 2008. I prezzi delle case sono scesi quasi a quelli del 2009. Sempre più diffusa intanto è una possibilità nuova di mettere a reddito gli immobili: gli affitti brevi. I vari osservatori ci dicono che nell’ultimo biennio il mercato delle transazioni è ritornato positivo e anche le previsioni per i prossimi anni indicano delle crescite nel cambio di casa".

"Sottolineo l’espressione 'cambio casa' -precisa- perché storicamente il mercato immobiliare italiano è un mercato di sostituzione, visto che gli italiani sono un popolo di proprietari di casa. Storicamente, infatti, in Italia la locazione non è vissuta come alternativa abitativa rispetto all’acquisto. Non è frequente come in altri paesi europei vedere nuclei familiari che vivono abitualmente in case in affitto. Infatti, secondo l’Eurostat, in Italia i proprietari sono il 73% a fronte del 66% dell’area euro".

"Anche chi possiede una casa di proprietà -avverte- può avere bisogno di una casa in affitto per un periodo più o meno breve, da pochi giorni a qualche mese, per le ragioni più disparate: trasferte di lavoro, motivi personali come cure mediche, turismo. L’affitto a breve termine è diventato un fenomeno di costume, come tutto ciò che nasce e si sviluppa nell’ambito della sharing economy".

"Economisti-futurologi come Jeremy Rifkin -fa notare- avevano anticipato già 20 anni fa che sarebbe stato possibile e diffuso guidare un automobile senza possederla o abitare in una casa di una qualsiasi città del mondo anche solo per pochi giorni. L’accesso a un bene ha di fatto ormai superato non solo il concetto di proprietà ma anche quello di possesso".

"Il rovescio della medaglia -precisa Antonio Rainò- di fenomeni così dinamici e veloci è che occorre necessariamente farli rientrare nei modelli giuridici ed economici ordinari, a tutela sia degli attori coinvolti sia della società nel suo complesso. La recente normativa italiana che regola gli aspetti fiscali dell’affitto a breve va proprio in questa direzione".

"Da un punto di vista economico -osserva- l’affitto a breve termine può rappresentare una grande opportunità per gli italiani proprio per la loro natura di proprietari immobiliari che, spesso, hanno più di un immobile di proprietà. Prima ancora di pensare all’affitto a breve termine come possibilità di investimento, penserei a questo strumento per la copertura dei costi che un immobile inutilizzato comunque genera. Per esempio, una casetta al mare può costare al proprietario tra utente e oneri vari, anche 4-5 mila euro all’anno".

"L'affitto a breve termine -ribadisce- è nato e si è sviluppato nell’ambito della sharing economy, quindi il web è sicuramente il suo habitat naturale. Il successo di società come Airbnb, Booking e altri grandi portali per la prenotazione sono un esempio di questo successo. Ne consegue che il primo ambito del marketing che può spingere il settore è proprio il mondo del classified, ovvero degli annunci online".

"Visto che sul web e sui portali di annunci -ammette Rainò- la concorrenza è molto forte occorre investire in tutto ciò che differenzia la propria offerta, valorizzandola. Per esempio, il content marketing per descrivere le proprietà e le destinazioni nel miglior modo possibile. Un altro ambito del marketing essenziale per la competizione in questo settore è il pricing perché soprattutto nel mondo degli annunci, il prezzo diventa un fattore che sposta facilmente gli acquirenti".

"Gli operatori professionisti come noi -sottolinea- sanno anche che non bisogna trascurare il prodotto in un’ottica di marketing. È per questa ragione che occorre investire anche nell’home staging, ovvero la valorizzazione dell’appartamento per renderlo adatto all’utilizzo da parte di ospiti temporanei".

"Gli agenti immobiliari -continua- sanno che esiste il 'colpo di fulmine', quando un cliente visita una casa. C’è sempre un elemento emozionale nella scelta di una casa. Si tratta di una componente irrazionale che può essere più forte e determinante nella scelta, rispetto a qualsiasi altro elemento oggettivo, come lo stato di conservazione, la location, l’esposizione".

"Nell’affitto a breve termine -sostiene- c’è sicuramente una maggiore rilassatezza da parte del cliente, perché non sta scegliendo la casa di una vita ma per un periodo di tempo limitato. Ciononostante anche nell’affitto a breve termine è importante andare a toccare le corde giuste dell’emotività. Esistono clienti che in un affitto a breve termine vogliono sentirsi come a casa a propria e clienti che, all’estremo opposto, vogliono vivere per qualche giorno in una casa completamente diversa dalla propria. E' importante comunicare al cliente tramite le foto e la descrizione della casa (la scelta avviene quasi sempre online e non dal vivo) che in quell’immobile potranno trovare l’esperienza di abitazione temporanea che stanno cercando".

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