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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

22 settembre 2017 | 10.34
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

L' integrazione sarà completa - e a quel punto sarà scesa anche la disoccupazione - quando la filippina che adesso strofina il pavimento di casa dirigerà l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate. Maurizio Ambrosini, sociologo dell'Università degli Studi di Milano che ha appena pubblicato 'Migrazioni' (Egea), parla con Avvenire e di dice accordo con la Bce: i migranti e le donne sono un fattore di ripresa, ma "persino il settore pubblico, generalmente più equo, non riesce ancora a in Italia a svolgere un ruolo di promozione professionale degli immigrati". " Senza le colf e assistenti familiari degli anziani straniere molte italiane sarebbero state espulse dal mercato del lavoro o non avrebbero potuto entrarvi", spiega.

"La crescita dell'economia si consolida, ma la soddisfazione del governo non trova uguale riscontro nelle famiglie. Che spesso non si accorgono di questa ripresa. Perché? Una prima risposta è che essa è piccolina, intorno all' 1,5% quest' anno, forse un po' meno nel 2018". Lo scrive Enrico Marro sul Corriere della Sera. "Inoltre, da noi la recessione è stata più lunga e duratura. Tanto che il Pil in Italia è ancora di circa 6 punti inferiore a quello del 2007. E se il Pil pro capite era di 28.700 euro dieci anni fa, nel 2016 è stato di 25.900 euro. Ogni italiano deve insomma recuperare ancora 2.800 euro per tornare ai livelli pre crisi, sottolinea il centro studi Impresa Lavoro".

Sul nodo dell'aumento automatico dei requisiti di pensionamento con la variazione dell' aspettativa di vita Istat, che porterebbero la vecchiaia a 67 anni nel 2019, Stefano Scarpetta, direttore per l' Occupazione, il lavoro e gli affari sociali dell' Ocse, dice al Sole 24 Ore: "Insieme ad alcuni paesi come Francia, Svizzera, Australia, Spagna e Giappone siamo il paese con le aspettative di vita più lunghe a 65 anni d' età, oltre 19 anni per gli uomini e quasi 23 anni per le donne. Con una popolazione di seniors più ampia e che vive più a lungo e in migliore salute, è chiaro come l' adeguamento dei requisiti pensionistici è necessario non solo per mantenere sotto controllo i conti del sistema previdenziale ma anche per ragioni di equità; evitare che siano le generazioni più giovani a sopportare un peso crescente della previdenza".

"Scriveremo una lettera - all' indirizzo del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a Palazzo Chigi - per imporre al Governo l' urgenza di mantenere, in Europa, una difesa commerciale rigorosa e senza falle rispetto alle pratiche commerciali scorrette". Lo dice Lisa Ferrarini, vice presidente di Confindustria per l' Europa, al Sole 24 Ore : dalla qualità dell' accordo che si raggiungerà il 3 ottobre sui nuovi criteri antidumping si misurerà la reale volontà della Ue di salvaguardare e mettere al centro la sua politica industriale. "Perchè la sensazione che noi tutti, addetti ai lavori abbiamo _ spiega - è che l' Italia sia sostanzialmente sola, anche tra i Paesi manifatturieri, in questa battaglia. Che non è sia chiaro di retroguardia. Perchè noi siamo aperti al libero commercio e non abbiamo preclusioni. Abbiamo accolto investimenti e investitori cinesi. Vogliamo accordi commerciali come quello entrato in vigore con il Canada. Ma il campo da gioco deve essere lo stesso per tutti", dice.

Per Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione per combattere la violenza contro le donne "il primo concetto che va affermato è che non è una questione femminile ma è un problema che riguarda tutti e tutte, e in particolare è decisiva la scelta che faranno gli uomini. Questo è il tema vero", come spiega al Messaggero. "Significa intervenire sulla prevenzione, quindi sui soggetti. Ed è qui che entra in campo la scuola, con l' educazione al rispetto e al contrasto alla violenza sulle donne da parte degli uomini. Inoltre, è importante che anche i media facciano la loro parte, perché influiscono sui comportamenti e sui linguaggi. Penso che questa sia un' alleanza fondamentale. Abbiamo il compito di prevenire, e tutti devono fare la loro parte".

"L'Europa nata da uno storico progetto di integrazione e unità sta ritrovando e rinnovando le sue ragioni e la coscienza delle proprie responsabilità. Sono riapparsi particolarmente in piena luce il valore e il ruolo di una politica estera e di sicurezza comune europea: anche rispetto all' acuirsi o all' accendersi di molteplici tensioni nei rapporti bilaterali tra vecchie e nuove, medie e grandi potenze extra-europee. Ed egualmente sono tornati in primo piano il valore e il ruolo dell' unità europea, su tutti i piani, nel fronteggiare l' attacco concentrico all' Europa del terrorismo islamico, divenuto nemico primario di tutto il mondo civilizzato". Lo scrive il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano su 'La Stampa'.

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