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Lavoro: consulenti, crescono occupati nel turismo

28 settembre 2017 | 15.56
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Lavoro: consulenti, crescono occupati nel turismo

Una forte crescita dell’occupazione nei settori legati al turismo. E' quanto emerge dalla ricerca 'L’impatto della quarta rivoluzione industriale sulla domanda di professioni. Le professioni vincenti e perdenti: quale relazione con la diffusione dei robot e dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi', realizzata dall'Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro e presentata oggi in occasione dell'apertura del Festival del lavoro promosso dai consulenti del lavoro al Lingotto di Torino.

Secondo la ricerca, il saldo complessivo delle unità di lavoro è positivo e in crescita in quasi tutti i settori, con la sola esclusione delle costruzioni, della manifattura, delle attività finanziarie e assicurative e dell’estrazione di minerali da cave e miniere. Queste dinamiche negative, spiega la ricerca, non sono necessariamente correlate alla quarta rivoluzione industriale - la sostituzione di lavoratori dell’industria con i robot e di quelli dei servizi con le applicazioni informatiche d’intelligenza artificiale - ma sono probabilmente determinate in gran parte dalla crisi dell’industria, della siderurgia, dell’edilizia, del settore bancario e di quello delle cave.

Secondo i consulenti, "è difficile stabilire l’effetto dell'industria 4.0 sulla dinamica ad esempio nel comparto bancario, essendo i processi di digitalizzazione iniziati già nell’ultimo decennio del secolo scorso: negli anni 2000 il settore è stato interessato da forti processi di ristrutturazione prima (fusioni e incorporazioni) e di crisi e fallimenti per la grave bolla immobiliare (crisi dei sub prime) e una susseguente crisi finanziaria iniziata nel 2008".

I settori trainanti della crescita dell’occupazione, spiegano i consulenti del lavoro, sono, viceversa, quelli legati al turismo (servizi di alloggio e ristorazione; noleggio e agenzie di viaggio), al commercio, al trasporto e magazzinaggio e alla sanità privata. Il comparto del turismo cresce, nonostante, o forse grazie, alla diffusione di piattaforme web che stanno soppiantando quasi completamente le agenzie di viaggio tradizionali.

Analizzando con maggiore dettaglio i settori economici che registrano un saldo complessivo delle unità di lavoro positivo e in crescita, emerge che nei primi 12 lavorano oltre tre quarti delle unità di lavoro rispetto al totale di questa categoria (77%): ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie rappresentano la quota maggiore, seguiti a notevole distanza dai negozi e supermercati, alberghi, magazzini, dal primo settore del terziario avanzato costituito dalle imprese di produzione di software, servizi di pulizia per uffici, call center, autotrasportatori, strutture di assistenza per anziani e disabili, servizi di assistenza sociale non residenziale per anziani e disabili, agenzie di pubblicità e ricerche di mercato e commercio all’ingrosso.

Anche per quanto riguarda i settori che registrano dinamiche negative del saldo e in flessione, i primi undici comparti rappresentano i tre quarti delle unità di lavoro rispetto al totale di questa categoria (74,3%). La crisi economica, spiegano i consulenti del lavoro, ha colpito innanzitutto il comparto della costruzione di edifici, seguito dai prodotti per le costruzioni, installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzione e installazione, industria del legno, industria dei mobili, banche, industrie tessili, studi di ingegneria e di architettura, elettrodomestici, siderurgia in particolare per la vicenda dell’Ilva di Taranto e tipografie per la stampa di libri e materiale pubblicitario.

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