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Innovazione: PoliMi, mercato Big Data in Italia vale 1,1 mld euro, +22% in 2017

22 novembre 2017 | 12.30
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Innovazione: PoliMi, mercato Big Data in Italia vale 1,1 mld euro, +22% in 2017

Il mercato dei Big Data Analytics continua la sua crescita nel 2017, segnando un aumento del 22% e raggiungendo un valore complessivo di 1,1 miliardi di euro. Per la maggior parte resta appannaggio delle grandi imprese, che si dividono l’87% della spesa complessiva, mentre le Pmi si fermano a una quota del 13%, anche se i loro investimenti aumentano del 18% rispetto allo scorso anno. Il 42% della spesa per gli Analytics è dedicata ai software (database, strumenti e applicativi per acquisire, visualizzare e analizzare i dati), il 33% ai servizi (personalizzazione dei software, integrazione con sistemi informativi aziendali e riprogettazione dei processi), il 25% alle infrastrutture abilitanti (capacità di calcolo, server e storage ).

Sono i risultati della ricerca dell'Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano, presentata questa mattina al convegno 'Big Data is now: tomorrow is too late'. La ricerca ha coinvolto attraverso una survey oltre 1.100 Cio, Responsabili It e c-level di altre funzioni di medie e grandi organizzazioni e analizzato oltre 1.100 player dell’offerta tramite interviste dirette o fonti secondarie.

Nel 2017 cresce il mercato e cresce la consapevolezza delle aziende italiane delle opportunità offerte: il 43% dei Cio italiani vede la Business Intelligence, i Big Data e gli Analytics come la principale priorità di investimento nel 2018. La maggiore consapevolezza si riflette anche nella crescita delle competenze impiegate: quasi un’impresa su due ha già inserito nel proprio organico uno o più data scientist, passando dal 31% del 2016 al 45% di quest’anno.

Tuttavia, il processo di trasformazione delle tradizionali imprese italiane in 'big data enterprise' è ancora lungo: soltanto il 17% ha raggiunto un buon livello di maturazione (contro l’8% del 2016), mentre il 26% si trova in una fase di riconfigurazione dei propri processi organizzativi e il 55% è rimasto legato a un modello organizzativo tradizionale, in cui le singole unità di business analizzano i dati di propria competenza senza una visione aziendale complessiva.

“Il valore del mercato Analytics - commenta Carlo Vercellis, responsabile scientifico dell’Osservatorio - continua a crescere a ritmi elevati e quest’anno ha superato la soglia del miliardo di euro. È il segnale che le grandi imprese ormai conoscono le opportunità offerte dai Big Data e hanno una strategia data driven orientata agli aspetti predittivi e all'automatizzazione di processi e servizi. L’utilizzo dei Big Data Analytics è indispensabile per non rischiare di perdere capacità competitiva: le imprese che negli anni scorsi hanno saputo approfittarne, affiancando all’innovazione tecnologica un modello organizzativo capace di governare il cambiamento, oggi si trovano in portafoglio processi più efficienti, nuovi prodotti e servizi con un ritorno dell’investimento certo e misurabile”.

“Le grandi imprese - sottolinea Alessandro Piva, responsabile della ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics e Business Intelligence - hanno compiuto grandi passi in avanti, con un maggiore investimento di risorse ma anche di competenze, come dimostra il 45% di aziende che ha inserito figure di data scientist in organico. Anche le pmi mostrano un diffuso interesse per l’analisi dei dati, con l’utilizzo di strumenti di data visualization e analytics di base, ma anche servizi di supporto alle attività di marketing. Sebbene coprano ancora oggi soltanto il 13% del mercato, la crescita della spesa è un segnale che, seppur più lentamente, si stanno muovendo nella giusta direzione”.

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