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Consumi: l'indagine, sì a vegetali freschi pronti uso per italianità e tracciabilità

18 gennaio 2018 | 16.00
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Gianfranco D’Amico presidente Aiipa IV Gamma
Gianfranco D’Amico presidente Aiipa IV Gamma

Il consumatore sceglie i vegetali freschi pronti all’uso per l’alto contenuto di servizio e ne apprezza italianità e tracciabilità. Segmentazione dell’offerta e innovazione sono le sfide per il futuro. Questo è quanto emerge dalla ricerca 'Il posizionamento dei prodotti vegetali freschi e pronti all’uso nella distribuzione moderna', commissionata dalle principali aziende del settore IV gamma all’Università Cattolica di Piacenza e presentata oggi a Marca da Aiipa IV Gamma, gruppo attivo all’interno del raggruppamento 'Prodotti vegetali' dell’Associazione italiana Industrie prodotti alimentari (Aiipa) che rappresenta i maggiori produttori nazionali di quarta gamma.

"I risultati della ricerca -spiega in un'intervista a Labitalia Gianfranco D’Amico, presidente Aiipa IV Gamma- disegnano un quadro estremamente positivo del settore della IV e V gamma in Italia: il mercato ha registrato un trend di crescita molto interessante nella Gdo, sia a volume che a valore (la crescita a valore è superiore al +4%). Anche la stessa penetrazione di consumo dei vegetali confezionati e lavorati è aumentata: la quota di famiglie che acquista questi prodotti è in continua crescita e ha raggiunto 19,4 milioni".

"La crescita -osserva- è stimolata dal fatto che gli italiani riconoscono l’elevato contenuto di servizio offerto dai prodotti di IV e V gamma e riconoscono anche un miglioramento dell’offerta in assortimento, frutto di un processo di innovazione costante e di diversificazione merceologica verso linee di prodotto a maggior valore aggiunto".

"Dalla ricerca -sottolinea Gianfranco D’Amico- è emerso che per i consumatori italiani il concetto di tracciabilità di prodotto è fondamentale nella determinazione di un prodotto di qualità. Il 53% degli intervistati, infatti, attribuisce molta importanza all’origine italiana della materia prima, il 33% ai controlli subiti nel processo produttivo, il 31% all’identificazione della filiera controllata sulla confezione".

"Questi dati -commenta- sono per noi, da un lato, molto interessanti perché ci indicano ancora una volta la direzione che dovremo seguire e, dall’altro, sono confortanti, in quanto da sempre il settore investe moltissimo per garantire ai consumatori prodotti di qualità e tracciabili: i controlli vengono infatti garantiti in tutte le fasi del processo produttivo, dalla coltivazione alla lavorazione fino all'imbustamento".

"L’innovazione -assicura- è un’opportunità molto importante che deve essere colta da entrambe le parti in causa, industria e distribuzione. Solo l'11% dei consumatori, infatti, si è accorto di qualche novità di prodotto nell'ultimo anno. La sfida, quindi, è quella di lavorare meglio e insieme per comunicare le innovazioni, anche sul punto vendita. Il consumatore sembra ricercare nel mondo dei vegetali freschi una maggiore offerta di prodotti innovativi che possano rispondere ai nuovi bisogni sia in termine di formati che di segmentazione dell’offerta: questo è certamente un territorio nel quale le marche commerciali e industriali possono essere complementari e avere ciascuno un proprio ruolo".

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