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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

31 gennaio 2018 | 10.02
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, spiega ad Avvenire: "Vogliamo promuovere concrete opportunità di una migliore qualità della vita per tutti, anche per le persone che vivono in situazioni di disagio o che sono a rischio di vulnerabilità. Siamo convinti che sviluppo e coesione sociale possano andare di pari passo. La nostra idea di sviluppo non è lontana dal concetto di 'sviluppo umano', inteso come qualcosa in cui economia, istruzione, partecipazione politica e sociale, democrazia sono strettamente legati. Dialoghiamo con tutti per raggiungere l' obiettivo di ridurre il più possibile le diseguaglianze, i divari e le differenze".

"È un atto doveroso del governo, anche se il caso è molto difficile". Così Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari europei, parla al Corriere della Sera sul ricorso del governo italiano contro l' assegnazione ad Amsterdam della nuova sede dell'Ema. "Le elezioni non c' entrano nulla -dice-. Anzi, le rovescio la domanda. Cosa avremmo dovuto fare? Rinunciare a capire se ci sono tutte le condizioni affinché l' Agenzia europea del farmaco possa fare il suo lavoro nell'interesse di tutti i cittadini europei solo perché tra un mese da noi si vota?".

"Bisogna crederci. Noi ci abbiamo creduto moltissimo fin da subito. E ci crediamo ancora". Diana Bracco, imprenditrice del settore farmaceutico, già presidente di Expo 2015 spa, è sempre stata convinta che Milano fosse la destinazione più giusta per l' Ema. "Abbiamo sempre sostenuto - dice Diana Bracco al telefono con Il Sole 24 Ore - che scegliere una città inadeguata, e Amsterdam si è ormai rivelata tale, avrebbe rappresentato una sconfitta per l' Europa perché a farne le spese sarebbero stati ben 500 milioni di pazienti. È sempre bene ricordare infatti che l' Agenzia europea del farmaco si occupa della salute dei cittadini europei che contano su Ema per avere la possibilità di accedere tempestivamente a farmaci innovativi che in molti casi potrebbero essere davvero salvavita".

Lorenzo Sassoli de Bianchi guarda con fiducia all' anno in corso, visto dal presidente di Upa (Utenti pubblicità associati), ancora in crescita, così come in progresso sono stati i tre anni precedenti. A sostenere il mercato - spiega - è anche la scelta del governo di varare il credito di imposta sugli investimenti incrementali in pubblicità, permettendo alle aziende di recuperare il 75% dell' esborso. "Proposta che abbiamo elaborato e avanzato insieme a Fieg - spiega - e che il governo ha recepito. Il ritorno per l' investitore è particolarmente vantaggioso e mi aspetto che sul mercato questo intervento produca effetti positivi: anche se per l' attuazione operativa manca ancora qualche dettaglio, vedo tra gli associati un ritrovato interesse, anche per la stampa".

"L' altro giorno il mio barbiere mi ha chiesto se farebbe bene a investire tutti i suoi soldi in Bitcoin. E la verità è che se avesse comprato Bitcoin, diciamo un anno fa, ora sarebbe parecchio contento. Ma è vero anche che pure gli speculatori olandesi che comprarono bulbi di tulipano nel 1635 per un po' furono parecchio contenti, finché i prezzi del tulipano non crollarono, all' inizio del 1637. Insomma, il Bitcoin è una bolla colossale che finirà in tragedia? Sì. Ma è una bolla avvolta in un tecnomisticismo dentro un bozzolo di ideologia libertaria". Lo scrive l'economista Paul Krugman su La Repubblica.

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