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Emilia Romagna: Caselli, qualità al primo posto per pomodoro Conserve Italia

25 agosto 2015 | 17.36
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Emilia Romagna: Caselli, qualità al primo posto per pomodoro Conserve Italia

E' una campagna nel segno della qualità del prodotto e di rese produttive nella norma, seppur disomogenee da provincia a provincia, quella del pomodoro 2015. E' questa la fotografia scattata in occasione della visita dell’assessore regionale dell'Emilia Romagna all’Agricoltura, Simona Caselli, allo stabilimento di trasformazione Conserve Italia di Pomposa (Ferrara), uno degli impianti più grandi e moderni d’Europa in grado di lavorare oltre 4.500 tonnellate al giorno di 'oro rosso' per produrre passate, polpe ed altri derivati.

All’incontro erano presenti il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini, accompagnato dal direttore generale Angel Sanchez, oltre ai presidenti dell’Organizzazione interprofessionale pomodoro da industria Nord Italia, Pier Luigi Ferrari, e dell’Op Apo Conerpo, Davide Vernocchi.

“Pur in presenza di un’annata caratterizzata da forti anomalie climatiche, con piogge abbondanti nei primi cinque mesi dell’anno ed intense e prolungate ondate di calore da luglio in avanti -ha detto l’assessore Caselli- i risultati di questa prima parte della stagione evidenziano l’importanza di una filiera coesa e ben organizzata, che fa leva sull’efficacia della programmazione produttiva e sulla trasparenza e il rispetto delle regole contrattuali”.

Secondo le prime stime nell’Italia settentrionale saranno prodotte quest’anno intorno ai 2,6 milioni di tonnellate di pomodoro da industria, sostanzialmente in linea con l’obiettivo di produzione 2015 fissato tra i 2,45 e i 2,65 milioni di tonnellate, su una superficie complessiva di quasi 39.000 ettari in tutto il Nord Italia, di cui poco meno del 70% in Emilia-Romagna (+6,5% sul 2014).

All’incontro l’assessore Caselli ha annunciato importanti novità riguardo la politica di sostegno al settore. “Il nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 -ha sottolineato sarà certamente un canale privilegiato da cui attingere risorse per gli investimenti per l’innovazione e l’ammodernamento tecnologico delle aziende agricole e delle strutture di lavorazione, stoccaggio e commercializzazione. I bandi saranno attivati dal prossimo autunno, con l’obiettivo di favorire le aggregazioni e i progetti di filiera”. L’assessore ha ribadito inoltre l’importanza del modello cooperativo per lo sviluppo del sistema agroalimentare, che trova in Conserve Italia un esempio di eccellenza.

“Sono tante le sfide che attendono il nostro settore, ma è fondamentale affrontarle come filiera unita per essere competitivi su scala globale –ha commentato il presidente dell’Oi Pier Luigi Ferrari- l'esperienza della nostra organizzazione si contraddistingue per essere un buon modello nazionale che ci auguriamo possa essere d’esempio per altri territori sotto il profilo della programmazione e della governance di filiera, dell'attenzione alle tematiche ambientali e della ricerca e sviluppo”.

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