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Moda: con White Studio in mostra lavoro dell’artigiano contemporaneo

21 settembre 2016 | 14.56
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Moda: con White Studio in mostra lavoro dell’artigiano contemporaneo

Continua il focus sull’artigianalità di nuova generazione con White Studio - It’s Time to Contemporary Artisan, un’iniziativa - in programma a Milano dal 24 al 26 settembre - curata da Clara Tosi Pamphili e Alessio de’Navasques, che rappresenta il primo progetto di Miac - Moda italiana aziende contemporary. Miac è una branch nata dall’accordo tra Confartigianato Moda e White che siglerà tutte le iniziative congiunte del salone e dell'associazione italiana di categoria che rappresenta le piccole e medie aziende artigianali.

A Base Milano, nell’area Ex Ansaldo di via Tortona 54, White reinterpreta la residenza d’artista casaBase con dieci stanze che ospitano l’artigianalità contemporanea. Un progetto mirato a far conoscere il lavoro del vero artigiano. Una rappresentazione che gioca fra il reale e l’irreale, liberamente ispirata all’estetica cinematografica di Wes Anderson di 'The Budapest Hotel' o agli interni dei film di Jaco Van Dormael.

Gli stessi makers saranno seguiti nella produzione dei campionari per dare loro la possibilità di arrivare ai buyer dei migliori multimarca del mondo presenti a White con prodotti ben costruiti e di tendenza. Un progetto mirato ad accrescere la conoscenza del vero lavoro dell’artigiano contemporaneo, capace di creare e realizzare un oggetto, dall’idea alla sua produzione, con un alto tasso di innovazione e cura del dettaglio.

“Una rappresentazione che va oltre l’esposizione culturale o commerciale: un gioco per esaltare che le storie raccontate sono vere e pronte per essere vendute. I nostri creativi sono artigiani nella testa oltre che nelle mani, abitano le dieci stanze di un hotel surreale: entreremo per conoscerli e condividere le loro visioni di fashion 'dreammaker' di un futuro dove il talento è un patrimonio da gestire seriamente”, racconta Clara Tosi Pamphili.

Un vero e proprio atto performativo studiato per celebrare l’identità degli artigiani, sottolineare l’importanza della loro storia inquadrandola nella stanza. Visualizzare il percorso che ha generato un prodotto significa, infatti, capirne la reale consistenza e possibilità di crescita, per questo la selezione ha privilegiato veri artigiani secondo caratteristiche ben precise di haute-artisanal. Tra i nomi di punta: Melampo, Asciari Milano, Bistrusso, Cesare Gatti, Haetts, Manfredi Manara, LA13, Gan, Ninali e Pomme de Claire.

“Il progetto nasce dall’idea di raccontare la figura dell’artigiano contemporaneo da un altro punto di vista, più personale, entrando come da spettatore nel film della sua vita e del suo lavoro. Il progetto vuole essere una riflessione su cosa rappresenta l’artigianalità nel mondo di oggi, sul senso del lavoro manuale rispetto a quello industriale per far emergere, con un lavoro di introspezione, personalità e storie uniche”, chiude Alessio de’Navasques.

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