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Made in Italy: fra edonismo e qualità al via 'Grapperie aperte'

30 settembre 2016 | 13.56
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Made in Italy: fra edonismo e qualità al via 'Grapperie aperte'

Maggiore attenzione alla componente edonistica per comprendere al meglio il prodotto grappa. Queste le tendenze del mercato del distillato italiano per eccellenza che il presidente dell'Istituto nazionale grappa, Elvio Bonollo, ha annunciato alla vigilia della tredicesima edizione di 'Grapperie aperte', la manifestazione organizzata per domenica 2 ottobre dallo stesso Istituto nazionale grappa in 28 grapperie di sette regioni italiane al fine di promuovere e valorizzare il distillato di bandiera.

Dalla Val d'Aosta alla Toscana, in 28 realtà diverse si potranno, dunque, scoprire i segreti della grappa e ascoltare dalla viva voce dei maestri distillatori le caratteristiche di ciascuna, dai bouquet di profumi del territorio di origine ai consigli sul migliore abbinamento con prelibatezze di pasticceria, quest'anno insieme al distillato nel filo conduttore della manifestazione.

"Rispetto alla prima edizione - riferisce il presidente - il numero dei consumatori che ha preso consapevolezza del mondo affascinante che sta alla base di ogni bottiglia di grappa è aumentato. Se prima c'era la tendenza a scegliere una grappa semplicemente guardandone l'etichetta e considerando il fattore prezzo, oggi si sceglie ponendo molta più attenzione alla componente qualitativa e all’azienda da cui proviene. Si consuma di meno, ma consapevoli e informati di cosa si degusta".

"In questo processo virtuoso - prosegue Bonollo - va riconosciuto il contributo determinante delle distillerie che si sono evolute valorizzando la presentazione dei propri distillati. Ferma restando la qualità e l’autenticità delle opere d’arte che ciascun distillatore si impegna con passione ad ottenere, le grapperie hanno scelto di dare sempre più importanza al packaging. In sostanza, la distilleria è più attenta alle richieste del mercato e il consumatore è più attento alle componenti sensoriali, riconoscendo la 'sua' grappa più facilmente quando questa si veste con un abito 'originale e personalizzato'".

Ma in che modo si sono evoluti il consumo e le tendenze della grappa negli ultimi anni? "Per quanto riguarda le tendenze, oggi maggiormente rispetto al passato, si è scelto di privilegiare - spiega - la qualità rispetto alla quantità. C'è stato un evidente aumento di attenzione alla componente edonistica di questo prodotto, per il cui apprezzamento impone un atteggiamento sobrio e un consumo limitato e consapevole della grappa stessa. Oggi, dunque, si sta più attenti ai dettagli e ai legami con il territorio; dal punto di vista sensoriale, c'è una predisposizione a preferire grappe intense ma equilibrate con una preferenza crescente nella direzione del segmento delle grappe invecchiate rispetto a quelle giovani".

"Le migliori sfumature del suo carattere si apprezzano la mattina, quando i sensi non sono ancora influenzati da fattori esterni, ma il consumatore tipo - assicura - preferisce collocarla dopo il pasto perché evoca un momento di convivialità, assenza di frenesia e soprattutto coincidenza con il momento in cui a tavola si serve il dolce, abbinamento perfetto con il distillato di bandiera che quest'anno abbiamo altresì voluto inserire nei palinsesti delle grapperie aderenti a 'Grapperie aperte' perché si esaltassero a vicenda".

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