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Vino: nascono in Cina primi corsi per ‘insegnare-imparando’ il mercato

16 novembre 2017 | 17.37
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Vino: nascono in Cina primi corsi per ‘insegnare-imparando’ il mercato

Quindici città, 100 classi, 2.400 studenti e 1 milione di followers per formare gli appassionati di vino in Cina e allo stesso tempo indagarne gusti e preferenze a partire dagli autoctoni italiani. Sono i numeri del nuovo progetto di formazione per il vino italiano in Cina della Taste Italy! Wine Academy, la prima wine school italiana interamente dedicata ai winelovers cinesi fondata da Business Strategies a Shanghai nell’aprile dello scorso anno. Il programma, che sarà presentato dopodomani nel corso della seconda giornata del 72° convegno di Assoenologi (Firenze, 17-19 novembre), punta a promuovere capillarmente il vino italiano attraverso un’azione di formazione fondamentale affinché il prodotto made in Italy venga capito e apprezzato.

Per Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies, “la Taste Italy! Wine Academy non vuole essere una semplice scuola: si tratta di una piattaforma sperimentale che si basa sulla filosofia dell’’insegnare imparando’, attraverso uno scambio culturale bidirezionale tra formatori e consumatori cinesi". "I nostri studenti - spiega - rappresentano un campione prezioso del complesso mercato cinese, i cui gusti devono essere correttamente analizzati e interpretati, oltre che indirizzati. Per questo, abbiamo pensato una formula che ci consenta sia di formare i consumatori che si rivolgono a noi con tecniche differenziate a seconda del loro livello, sia di indagare e raccogliere i loro gusti, preferenze e inclinazioni con uno studio attento e sistematico dei feedback alla didattica”.

Dopo una fase di illustrazione dei contenuti gli studenti saranno infatti guidati nei tasting dei campioni e dovranno compilare dei questionari di valutazione che consentiranno la raccolta e l’analisi dei dati. Protagonisti nelle classi sperimentali, rivolte a wine lover principianti ed esperti (livello 1 e 2) e a professionisti (livello 3), saranno soprattutto i vitigni autoctoni (54 quelli già inseriti nel programma), espressione della tipicità delle produzioni dei nostri territori che nel mercato cinese ancora faticano molto a farsi conoscere. Non mancheranno tuttavia le proposte sperimentali, che saranno confrontate con i vini classici aziendali o di denominazione. Le prime classi del progetto sono previste per febbraio 2018 e si terranno a Shanghai. L’obiettivo è quello di allargare l’iniziativa a 15 città, tra cui Pechino, Chengdu, Dalian, Guangzhou e Tianjin.

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