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Fondi Ue: Emilia Romagna, oltre 22 mln euro per alte competenze giovani

01 aprile 2016 | 16.56
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Fondi Ue: Emilia Romagna, oltre 22 mln euro per alte competenze giovani

Un piano di interventi per sviluppare, diffondere e applicare conoscenze strategiche per una nuova economia. Oltre 22 milioni di euro del Fondo sociale europeo per permettere a 600 giovani e 3.000 imprese (7.000 occupati tra imprenditori e figure chiave delle aziende del territorio) di acquisire competenze per affrontare le sfide del cambiamento e fare quel salto, in termini di specializzazione, internazionalizzazione e digitalizzazione, indispensabile per competere a livello globale. Borse di dottorato di ricerca, assegni di ricerca, apprendistato di alta formazione, assegni formativi, percorsi rivolti a imprenditori e figure chiave che operano nelle imprese regionali. Sono gli strumenti, presentati oggi dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e dall’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, che la Regione finanzia per fare delle persone, come stabilito con il Patto per il lavoro, il motore dei processi di innovazione della società e dell’economia regionale.

“Se vogliamo competere a livello globale -ha detto Bonaccini- dobbiamo puntare sulla qualità, di ciò che si produce ma anche di ciò che si progetta, si idea. E per farlo abbiamo bisogno di investire ovviamente anche sulle risorse umane. La misura presentata oggi è all’interno del Patto per il lavoro, perché interventi di sistema di questo genere mirano a creare nuova occupazione e a renderla stabile e duratura”.

“Un grande investimento -ha spiegato l’assessore Bianchi- sulle persone, sulle tecnologie e sulla ricerca per una nuova economia, che oggi è sempre più digitale. Con questo provvedimento, intendiamo dare un’accelerazione a tutto il sistema produttivo regionale, che ha bisogno di persone che sappiano gestire il cambiamento e questa nuova economia in crescita”.

Gli interventi, i primi a dare attuazione al Piano triennale alte competenze per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l'imprenditorialità, si fondano sull’integrazione di politiche, risorse pubbliche e private e attori: istituzioni, università, laboratori ed enti di ricerca, imprese. Con il primo intervento articolato in più fasi la Regione investe per permettere a giovani laureati, attraverso assegni annuali di ricerca, borse triennali di dottorato, contratti di alto apprendistato, assegni formativi per la frequenza di Academy universitarie, di intraprendere percorsi progettati e realizzati congiuntamente da università, enti e laboratori di ricerca e imprese per sviluppare nuove conoscenze, misurandone la trasferibilità in una dimensione produttiva. Un intervento innovativo che risponde a una triplice finalità: sostenere le persone nell’acquisizione di competenze spendibili nei contesti di impresa, promuovere la collaborazione tra atenei, sistema pubblico e privato della ricerca e sistema economico-produttivo e portare capacità di innovazione anche in imprese di piccola e media dimensione.

Obiettivo del Piano alte competenze è fare dell’Emilia Romagna la punta avanzata della nuova manifattura che si sta ridisegnando a livello globale. Una manifattura sostenibile, connessa a servizi altamente specialistici, capace di coniugare produzione e trasferimento di conoscenza e di contaminare competenze culturali e creative con competenze tecnologiche per trasformare contenuti in prodotti con forti caratteri identitari e ad alto valore aggiunto. In coerenza con tale obiettivo i primi progetti, che gli Atenei dovranno candidare entro il 3 maggio, dovranno essere focalizzati su specifici ambiti e rispettive tematiche.

'Risorse umane per un’economia digitale' è il primo ambito e si articola in 5 tematiche: digital humanities e social science, e-commerce, industria 4.0, scienze della vita e big data. Per favorire l’aggregazione tra più soggetti e il generarsi di sinergie e intelligenza collettiva verso un obiettivo comune, in esito alla valutazione delle candidature, la Regione selezionerà un solo progetto per ciascuna tematica. 'Risorse umane per la specializzazione intelligente' è il secondo e potranno essere candidati progetti che concorrono agli obiettivi generali e specifici della strategia di specializzazione intelligente.

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