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Welfare: al via Progetto Nazionale European Disability Card

06 luglio 2016 | 15.49
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Franca Biondelli
Franca Biondelli

Si chiama 'European Disabilty Card', il progetto a cui partecipano otto paesi dell’Unione europea, finalizzato all'introduzione di una tessera che permetta l'accesso alle persone con disabilità ad una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale in regime di reciprocità con gli altri paesi della Ue. Il progetto, che deriva dalla Strategia 2010-2020 in materia di disabilità, è stato presentato oggi al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alla presenza del sottosegretario Franca Biondelli.

La Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap), in partenariato con la Fand (Federazione associazioni nazionali disabili) è titolare dell'attuazione del progetto, con il ministero del Lavoro in veste di sponsor dell'iniziativa in qualità di Autorità nazionale rilevante in materia di disabilità.

“Crediamo che lavorare in sinergia con gli altri Paesi Ue che hanno voluto partecipare al progetto sia un elemento di orgoglio per l’Italia - ha detto Vincenzo Falabella, presidente della Fish - e rappresenti un fattore importante per contribuire alla sfida culturale che abbiamo davanti”.

“E’ indispensabile operare ogni sforzo - ha aggiunto Roberto Romeo, vicepresidente della Fand - perché le persone con disabilità abbiano le medesime possibilità e occasioni di tutti gli altri cittadini in ogni aspetto della propria vita inclusi il pieno accesso ai trasporti, alla cultura e al tempo libero, in un’ottica di piena inclusione e partecipazione”.

“L’impegno dell’Italia nel progetto della disability card poggia sull’esigenza di lavorare in maniera sempre più incisiva sul tema della piena inclusione delle persone con disabilità nella nostra società”, ha dichiarato Biondelli.

“Intendiamo dare il nostro contributo assieme agli altri Paesi che partecipano al progetto - ha continuato il sottosegretario - perché il godimento dei diritti richiamati dalla Convenzione Onu delle persone con disabilità parte anche dai tanti aspetti della vita quotidiana come spostarsi e viaggiare, andare ad un museo, al cinema o allo stadio”.

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