"Il sistema degli ammortizzatori sociali nell'ultimo anno è profondamente cambiato e ancora cambierà in futuro. Nel 2015 coesistevano più trattamenti (fino a maggio i sussidi di disoccupazione, Mini Aspi e Aspi, prevedevano requisiti più stringenti e durate inferiori rispetto al nuovo istituto della Naspi che li ha sostituiti) e questo spiega l'aumento. Immaginiamo, insomma, la Naspi come una sorta di raccoglitore di istituti diversi". Così, in un'intervista a 'Il Resto del Carlino', Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro.
"Servono investimenti strutturali -sostiene- per accelerare l'accenno di ripresa registrato in questi ultimi mesi. Senza una vera ripresa non può esserci azienda interessata ad assumere, anche in presenza di forti incentivi. Per il semplice fatto che il lavoratore serve solo all'impresa che ha necessità di produrre. Con la legge di Bilancio per il 2017 il governo si è mosso per rafforzare le due misure, dopo un primo intervento nel 2016. Mi pare una grande opportunità anche per le piccole e medie imprese".
"I consulenti del lavoro -spiega Marina Calderone- hanno intercettato già da tempo il crescente interesse nei distretti produttivi per il welfare e i premi. Oggi, infatti, è possibile contenere il costo del lavoro con la previsione di misure premiali anche attraverso la negoziazione con le rappresentanze sindacali".