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Evasione e lavoro nero, irregolari 6 aziende su 10 nel 2016

01 marzo 2017 | 15.05
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Il ministro Poletti nella conferenza stampa di oggi
Il ministro Poletti nella conferenza stampa di oggi

Un totale di 120.738 aziende irregolari (63%) su 191.614 ispezionate, con 186.027 lavoratori irregolari di cui oltre 62mila totalmente in nero.

Questi i dati dell'attività di vigilanza complessivamente svolta nel 2016 dal personale ispettivo del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, compresi i militari dei Nuclei carabinieri ispettorato del lavoro e dei Gruppi carabinieri per la tutela del lavoro, dell'Inps e dell'Inail, e presentati oggi in una conferenza stampa dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dal capo dell'Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi, e da Danilo Papa, direttore centrale della vigilanza dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

I contributi e i premi evasi complessivamente accertati in occasione degli accertamenti svolti nel corso del 2016 ammontano a più di un miliardo di euro (1.101.105,790).

Soddisfatto Poletti, secondo cui "la scelta fatta con l'Ispettorato nazionale del lavoro è importante e strutturale, con la possibilità avere una struttura capace di seguire a 360 gradi tutti i temi del lavoro e di fare tutti il lavoro di intelligence necessario". "Il 2017 -ha continuato- sarà il primo anno di operatività piena dell'Ispettorato e mi auguro, e sono convinto, che i risultati saranno positivi".

E, in particolare, il numero di lavoratori irregolari accertati in occasione delle verifiche ispettive effettuate dal solo personale ispettivo operante presso le strutture territoriali del ministero del Lavoro, al 31 dicembre 2016, è in deciso aumento rispetto al 2015, +13,5%, con 88.865 lavoratori irregolari a fronte dei 78.298 del 2015. I lavoratori trovati in nero rappresentano oltre il 48% di quelli irregolari.

Secondo Pennesi, "l'attività svolta nel 2016 quantitativamente è in linea con quanto fatto negli anni precedenti, non ci sono differenziali di grande rilievo".

Sui voucher, ha spiegato Pennesi, "sono state fatte azioni specifiche su 2.210 aziende, riscontrando 1.638 casi di lavoro nero e 1.039 ipotesi di pagamenti per metà in nero e per metà in voucher".

Nel periodo però tra l'8 ottobre (data di entrata in vigore della nuova normativa con la tracciabilità dei voucher) al 31 dicembre 2016, è stata riscontrata la violazione dell'obbligo di comunicazione per un numero complessivo di 284 lavoratori, "da cui si evidenzia un sostanziale rispetto dell'obbligo", spiega il ministero.

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