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Industria 4.0: Bellanova, in arrivo norma sui Competence center

20 marzo 2017 | 18.22
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Teresa Bellanova
Teresa Bellanova

“Il nostro obiettivo è promuovere e facilitare il trasferimento tecnologico, l’innovazione e la creazione di competenze traendo il massimo vantaggio dalla cospicua mole di risorse, 30 milioni di euro (20 mln per il 2017 e 10 mln per il 2018), a disposizione dal Piano nazionale Industria 4.0. La piena attuazione della norma sui Competence Center richiede l’approvazione di un decreto del Mise di concerto con il Mef. Abbiamo già inviato il testo al Mef e ritengo che per il mese di aprile si potrà dare attuazione alla misura, che sicuramente rappresenta un’importante opportunità per il sistema della ricerca”. Lo ha affermato oggi la viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, intervenendo al Politecnico di Bari alla presentazione del progetto 'One stop shop' per il potenziamento e la capacity building degli Uffici di Trasferimento Tecnologico (Utt) delle Università italiane e degli enti pubblici di ricerca, cofinanziato dal Mise.

“Sviluppare e valorizzare capitale umano è uno dei principali fattori di crescita e di sviluppo del Paese -ha proseguito Bellanova, che ha poi visitato i laboratori coinvolti nel progetto- perché il lavoro, e in particolar modo quello legato all’industria, pur riducendosi nella quantità assoluta rimane un pilastro fondamentale della nostra economia e più in generale delle economie moderne che guardano in modo competitivo al futuro.

"Questo significa, e per me assume particolare valore simbolico affermarlo in un luogo di eccellenza della Puglia e del Mezzogiorno, che gli investimenti formativi in attività a maggior valore aggiunto rappresentano una priorità imprescindibile", ha sottolineato.

"Per queste ragioni, e anche per un pizzico di comprensibile orgoglio territoriale, considero estremamente positivo quanto realizzato dall’Università di Bari sul potenziamento delle attività relative al trasferimento tecnologico, finalizzato a promuovere la collaborazione tra imprese e accademia per conseguire vantaggi reciproci dal punto di vista informativo, produttivo e commerciale e cofinanziato dalla Direzione generale brevetti e marchi del Mise", ha aggiunto.

“L’Università di Bari, che con i suoi oltre 50 corsi di laurea attrae circa 50.000 studenti non solo pugliesi, rappresenta -ha quindi detto Bellanova- uno dei fiori all’occhiello del nostro Meridione. Un patrimonio importantissimo, che va preservato e rafforzato se vogliamo che la nostra terra e la nostra gente trovi la giusta collocazione nella nuova dimensione economica globale".

"In questo momento, c’è un importante confronto al nostro interno sulle misure di incentivazione. Io ritengo che possano dare una concreta mano allo sviluppo delle imprese ma che debbano essere rivolte prioritariamente al sostegno delle idee e della conoscenza, che rappresentano la linfa vitale della nostra crescita economica, sociale e culturale per i prossimi anni. Un tema su cui il governo non farà mancare interlocuzione e supporto”, ha concluso la vice ministro.

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