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Commercio: Antico, su antiriciclaggio rispetto norme e adempimenti più leggeri

22 maggio 2017 | 12.55
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Nunzio Ragno presidente Antico
Nunzio Ragno presidente Antico

"Chiediamo il rispetto delle norme da parte di tutti e adempimenti più leggeri". Queste le richieste sul decreto antiriciclaggio di Nunzio Ragno, presidente di Antico, Associazione nazionale tutela il comparto dell'oro, fatte in occasione di due forum convegnistici organizzati per oggi a Roma e per giovedì 25 maggio a Milano, in collaborazione con il Centro studi antiriciclaggio e anticorruzione europeo, con partner Studio Informatica srl e la Eagle Software srl.

Al tavolo dei relatori, oltre al presidente Nunzio Ragno, Emanuele Fisicaro, presidente del Centro studi europeo antiriciclaggio & anticorruzione e docente di Diritto penale, Giuseppe Quarticelli, direttore del comitato scientifico Antico ed esperto fiscale del settore aurifero. E poi: Stefano Albisinni, responsabile degli elenchi Oam, l'organismo degli Agenti finanziari e dei mediatori creditizi; Giuseppe Mancini, responsabile della commissione Antiriciclaggio dell’Odcec di Milano; Massimo Summa, amministratore unico di Studio Informatica srl; Gabriele Cavestro, responsabile tecnico di Eagle Software srl.

"Dopo la formulazione dei pareri parlamentari della sesta commissione Finanze e Tesoro della Camera e del Senato -spiega a Labitalia Nunzio Ragno- tocca al governo scrivere le nuove regole definitive sull’antiriciclaggio e sulla tracciabilità, per i soggetti dediti al commercio degli oggetti in oro e dei preziosi usati. Compito non del tutto facile, alla luce dei contenuti forniti, sulla base dell’atto di governo numero 390, dai componenti (senatori e deputati) delle commissioni preposte ad esprimersi sul provvedimento legislativo".

"Si va -chiarisce- dalla possibile estensione sugli operatori di settore degli obblighi antiriciclaggio, contemplati ai sensi del decreto legislativo 231/07, alla riduzione del limite all’uso del contante, alla predisposizione di un conto corrente dedicato, fino alla nuova iscrizione presso l’Oam, con particolare regime sanzionatorio da applicarsi in caso di violazioni di vario genere. Per non parlare, poi, dei vari adempimenti operativi da rispettare come la fotografia degli oggetti acquistati, la predisposizione di un atto di compravendita degli stessi, il rilascio di una ricevuta al cliente conferente, e così via".

"L’osservanza delle norme -sostiene- che entreranno in vigore a breve deve essere omogenea, indifferenziata, ma non troppo onerosa; non si può, alla luce di quello che si sta registrando nel comparto (volumi sempre più ristretti, calo delle attività e riduzione dei profitti), accollarsi il peso degli adempimenti tipici previsti per gli operatori finanziari, professionisti, e altri".

"Chi acquista gioielleria usata -sottolinea il presidente Ragno- è sempre e rimane un mero commerciante e non un professionista, anche rispetto alla predisposizione di particolari pratiche burocratiche d’ufficio. Non ci sottraiamo ai presidi di contrasto al riciclaggio, ma non ci mettete addosso una croce di ferro. Gli adempimenti dovrebbero essere di natura semplificata rispetto a quelli previsti per i soggetti obbligati dalla norma primaria".

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