In otto punti la proposta per un Inapp all’avanguardia. L’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp), infatti, rilancia la sua funzione di 'policy advice', con l'obiettivo di assumere un ruolo chiave e diventare, in Italia, un luogo in cui, attraverso l’incontro tra scienza e politica, si possano sviluppare le politiche sociali del futuro.
Ecco la proposta punto per punto:
1) Caratterizzare Inapp come Istituto di ricerca strategico, 'orientato al futuro', e focalizzare la sua agenda di ricerca sui temi (e il 'paradigma') dell’investimento sociale.
2) Istituire una Unità di ricerca strategica (possibile denominazione: Social Future for Italy - Sofi) che svolga studi di frontiera, produca note d’analisi, policy e position papers e realizzi un Rapporto annuale di alta visibilità.
3) Inserire l’Unità all’interno della programmazione governativa delle politiche economico-sociali e del reporting periodico verso l’Unione europea nell’ambito del Semestre europeo".
4) Razionalizzare e migliorare le filiere 'ordinarie', rafforzare la produzione dei Rapporti ex lege e non (periodicità più regolare, conclusioni e proposte più incisive).
5) Facilitare l’accesso ai dati da parte di Inapp, nell’ambito di una più generale razionalizzazione del database Sistan.
6) Razionalizzare, modificandolo, lo schema regolativo dei rapporti fra Inapp, Anpal e ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
7) Separare all’interno dell’Inapp l’attività di ricerca dall’attività di gestione/attuazione di misure e operazioni specifiche e programmi Ue; considerare lo scorporo totale di questo secondo gruppo di attività, assegnandolo ad altra amministrazione oppure creando un ente ad hoc.
8) Investire sull’internazionalizzazione dell’Istituto tramite il sito, l’uso della lingua inglese, gli eventi, il raccordo diretto con istituti europei analoghi a Inapp e con la Ue.