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Lavoro: l'avvocato, in azienda attività precise per offrire smart working

07 giugno 2017 | 12.44
LETTURA: 4 minuti

Lavoro: l'avvocato, in azienda attività precise per offrire smart working

Con il 'Jobs Act del lavoro autonomo' anche il 'lavoro agile' o smart working è legge. Una modalità di lavoro flessibile, che mira ad agevolare una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e a incrementare la competitività delle imprese. Se la nuova norma ha come obiettivo quello di disegnare una corretta cornice legale, le attività che devono intraprendere le aziende, per essere pronte ad offrire questa opportunità ai propri dipendenti, sono molte e devono essere delineate con precisione, in un vero e proprio piano. A illustrarle è Donatella Cungi, avvocato partner di Toffoletto De Luca Tamajo e Soci, che sul tema è recentemente intervenuta anche in un apposito focus organizzato da Rwa Consulting in collaborazione con lo studio specializzato in diritto del lavoro.

"Il lavoro agile - chiarisce Cungi - non si configura, infatti, come una particolare tipologia contrattuale. Si tratta di una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato che, in linea con l’evoluzione tecnologica e con le moderne dinamiche lavorative, non prevede un unico luogo di lavoro ma presuppone che la prestazione possa essere svolta, mediante dispositivi mobili, tanto all’interno quanto all’esterno dell’azienda, senza una postazione fissa".

Elemento chiave per l’attivazione del lavoro agile è l’accordo scritto tra le parti, che va a definire tutte le peculiarità che disciplinano questa modalità di esecuzione della prestazione lavorativa.

"Dal momento che lo smart working è strettamente collegato agli strumenti tecnologici - continua l’avvocato Cungi - per le aziende diventa imprescindibile avere una policy completa e ben definita sull’utilizzo degli strumenti di lavoro, che stabilisca l’esercizio del potere di controllo e disciplinare del datore di lavoro sulla prestazione resa dal lavoratore all’esterno dei locali aziendali, nel rispetto dell’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori, oltre al diritto alla disconnessione".

Oltre all’accordo scritto con il dipendente interessato e alla policy sull’utilizzo degli strumenti di lavoro, l’organizzazione dovrà redigere un codice disciplinare e un’informativa scritta sui rischi generali e specifici. Per tutte queste attività, sarà quindi importante affidarsi a un consulente e avviare un processo di analisi della situazione attuale che individui i potenziali rischi e suggerisca le migliori raccomandazioni per istituire best practice e procedure.

A tale proposito, Toffoletto de Luca Tamajo e Soci offre alle aziende un servizio di consulenza e assistenza per ottenere un risultato concreto in modo veloce ed efficiente. A fronte di questo sforzo iniziale, lo strumento del lavoro agile potrà essere importante per le performance aziendali, permettendo una promozione del benessere dei propri dipendenti nell’ambiente di lavoro che ne favorisca la produttività e, soprattutto nel lungo periodo, un contenimento dei costi aziendali connessi, per esempio, alla presenza del personale in azienda.

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