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Poletti: "Al via rete nazionale inclusione e protezione sociale"

29 agosto 2017 | 13.51
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Poletti:

"Da oggi la lotta alla povertà e il reddito di inclusione sono legge dello Stato. Per la prima volta il nostro Paese ha uno strumento permanente di contrasto alla povertà, fondato sul sostegno al reddito e sull’inclusione sociale. Uno strumento che impegna tutte le istituzioni e le comunità locali a stare a fianco dei più deboli". Ad affermarlo è il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, commentando l’approvazione definitiva, in Consiglio dei ministri, del decreto di attuazione del disegno di legge delega sul contrasto alla povertà.

Abbiamo rispettato l’impegno di rendere operativo l’esercizio della delega prima dei sei mesi previsti'', sottolinea il ministro. Viene così data una risposta ''ai cittadini in difficoltà, con uno strumento che abbiamo costruito attraverso un rapporto di dialogo e di positiva collaborazione con le associazioni rappresentate dall’Alleanza contro la povertà ed un confronto fattivo con il Parlamento”.

“Il Rei rappresenta il pilastro fondamentale del piano nazionale per la lotta alla povertà, e colma un vuoto annoso nel sistema italiano di protezione degli individui a basso reddito'', spiega Poletti. Il reddito d'inclusione, che potrà essere richiesto a partire dal primo dicembre, ''è il segno di un nuovo approccio alle politiche sociali, in quanto si fonda sul principio dell’inclusione attiva, ovvero sull’affiancamento al sussidio economico di misure di accompagnamento capaci di promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi''.

Insomma, osserva il ministro, ''non una misura assistenzialistica, un beneficio economico ‘passivo’, in quanto al nucleo familiare beneficiario è richiesto un impegno ad attivarsi, sulla base di un progetto personalizzato condiviso con i servizi territoriali, che accompagni il nucleo verso l’autonomia”.

Al reddito di inclusione, attraverso le risorse del fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e quelle derivanti dalla razionalizzazione degli strumenti esistenti di contrasto alla povertà, sono destinati 1 miliardo e 845 milioni di euro, incluse le risorse per rafforzare i servizi, a cui si aggiungono anche le risorse a carico del pon inclusione (complessivamente 1 miliardo fino al 2022) per un totale di oltre 2 miliardi di euro l’anno dal 2019.

Il decreto approvato oggi, aggiunge Poletti, rappresenta anche ''l’avvio della rete nazionale per l’inclusione e la protezione sociale come infrastruttura stabile per la collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni sociali, con l’obiettivo di analizzare gli elementi di criticità sociale e di favorire una collaborazione permanente tra tutti questi soggetti, indispensabile per costruire una risposta condivisa ed efficace a bisogni diversi ed in rapida evoluzione”. Il ministro ricorda, inoltre, che il decreto legislativo prevede alcune rilevanti innovazioni: viene introdotta una importante semplificazione per i cittadini, che dal primo settembre 2018 accederanno alla dichiarazione Isee precompilata; si migliora la governance delle politiche sociali al fine di ''ridurre i divari territoriali e favorire l’integrazione tra i servizi''; si istituisce il sistema informativo unitario dei servizi sociali, per ''migliorare la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche e rafforzare i controlli”.

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