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Previdenza: Enpap, rendimento montanti contributivi superiore a Istat

03 maggio 2016 | 13.12
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Previdenza: Enpap, rendimento montanti contributivi superiore a Istat

Il consiglio di amministrazione Enpap (Ente nazionale di previdenza ed assistenza per gli psicologi) ha deliberato, per la prima volta nella storia della cassa, un rendimento dei montanti contributivi degli iscritti superiore a quello indicato annualmente dall’Istat per gli enti di previdenza.

Il rendimento passa, infatti, dallo 0,5058% stabilito dall’Istat per il 2015, al 2,9708% stabilito dall’Enpap sulla base degli effettivi rendimenti ottenuti attraverso gli investimenti. Si tratta di un rendimento sei volte superiore rispetto a quello che si sarebbe ottenuto applicando le norme esistenti prima di questa riforma previdenziale Enpap, il cui via libera da parte dei ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia) è arrivato di recente.

"Il nostro ente - afferma il presidente Enpap, Felice Damiano Torricelli- è uno dei primi ad ottenere l’approvazione ministeriale per attribuire effettivamente più denaro sui conti degli iscritti. Un deciso passo avanti per l’adeguatezza delle pensioni, perché questo provvedimento potrà essere ripetuto ogni anno, aumentando in modo significativo il rendimento dei risparmi degli iscritti. Sono molti i vincoli che gravano sugli enti di previdenza".

"Oggi -sostiene- in Enpap siamo riusciti a rimuovere uno di questi vincoli, ossia quello che legava il rendimento dei risparmi contributivi all’andamento del pil italiano e non all’effettivo rendimento dei nostri investimenti finanziari. Si tratta di una modifica cruciale poiché, da quest’anno, i conti previdenziali personali vedranno un concreto aumento del rendimento che producono e un conseguente significativo aumento del montante contributivo”.

“Questa riforma -fa notare il vicepresidente dell’Enpap, Federico Zanon- ha effetto diretto e immediato sulle posizioni individuali di ogni psicologo iscritto all’ente, aumentando il rendimento del conto personale senza che gli iscritti debbano fare nulla. Noi non chiediamo ai nostri iscritti alcun sacrificio in più in termini di contributi: siamo noi a dare loro qualcosa in più".

"Ad esempio -continua- un iscritto con un montante di 40.000 euro riceverà dall’Enpap un bonus di 986 euro in più di quello che avrebbe ricevuto senza la riforma. Se ripetuto ogni anno, questo tipo di provvedimenti aumenta sensibilmente il risultato finale in termini di risparmi accumulati. Oggi, con un rendimento del 2,9%, la copertura dall’inflazione e la garanzia del capitale, possiamo affermare che Enpap è a tutti gli effetti una valida forma di investimento del risparmio degli psicologi iscritti e, quindi, che hanno senso anche contributi aggiuntivi volontari”.

Il Consiglio di indirizzo generale Enpap ha contestualmente approvato il bilancio consuntivo 2015 che vede un risultato positivo di 30,7 milioni di euro, in crescita di oltre 9 milioni di euro rispetto all’anno precedente. L’avanzo della contribuzione integrativa, al netto dei i costi di gestione della struttura operativa dell’ente, ha superato i 10 milioni di euro. Il rendimento degli investimenti è stato pari a 23,5 milioni di euro, un risultato superiore di sei volte la media quinquennale del pil.

Le prestazioni previdenziali erogate nel 2015 risultano le seguenti: 2674 pensioni di vecchiaia, 59 pensioni di invalidità e 247 pensioni a superstiti. Tra le prestazioni assistenziali, che risultano in aumento a 15 milioni di euro totali, figurano 1862 indennità di maternità (per 10,4 milioni di euro), 681 indennità di malattia o infortunio (1,28 milioni) e 81 prestazioni di paternità.

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