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Professioni: da Festival lavoro appello a sensibilizzare su fondi Ue

02 luglio 2016 | 13.47
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L'impegno del Cup e la posizione del Cese

Professioni: da Festival lavoro appello a sensibilizzare su fondi Ue

Favorire l'accesso dei liberi professionisti ai fondi europei, accompagnandoli attraverso un'azione di sensibilizzazione ma anche di semplificazione. Questo l'appello lanciato dal Festival del lavoro, organizzato dai consulenti del lavoro. Il tema, infatti, è stato al centro di un dibattito che si è svolto nella giornata conclusiva della manifestazione e che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, del Cese, oltre che della presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, che è anche alla guida del Cup (Comitato unitario delle professioni).

"Quella dell'accesso ai fondi strutturali europei - ha affermato Emilio Fatovic, membro del Cese e vicesegretario generale della Confsal con delega al settore privato - è una delle più grandi conquiste per i professionisti, un riconoscimento straordinario: l'Europa è una presenza viva se dà a tutti la possibilità di accedere alle risorse. Un risultato ottenuto grazie alla grande capacità di essere incisivi dei professionisti, che per la prima volta sono rappresentati al Cese, al loro essere un nucleo di identità condivisa".

"Ora il problema - ha avvertito - è quello di accompagnare i professionisti, avere delle normative che favoriscano questo processo. In Italia, infatti, manca una cultura della spendibilità delle risorse, che restano inutilizzate per oltre la metà. Occorre, quindi, fare sistema su cinque asset fondamentali: accesso al credito, formazione, accesso ai mercati e internazionalizzazione, semplificazione e governance".

Proprio per favorire l'accesso ai fondi europei, il Cup ha promosso un progetto di sensibilizzazione e una piattaforma in collaborazione con Finanziamenti News, come ha spiegato Federica Sorge, responsabile dello 'sportello': "Questa iniziativa ha avuto un successo che non ci aspettavamo. Siamo arrivati a 1.400 prenotazioni e le abbiamo dovute chiudere fino a settembre, tanto che stiamo pensando a creare una lista d'attesa. Ho effettuato personalmente 300 colloqui con i professionisti".

"Come target sono per il 60% giovani ma per un buon 40% over 40: in questo momento di crisi, infatti, anche i professionisti consolidati hanno bisogno di accedere alle risorse e di innovarsi. I fondi sono previsti per acquisto di attrezzature, formazione e tutto ciò che riguarda l'innovazione di processo e che permette di entrare in rete con altri professionisti", ha sottolineato.

"Lo sportello - ha chiarito - mette a disposizione la piattaforma per richiedere il colloquio telefonico gratuito e una pagina dedicata ai professionisti aggiornata con i bandi pubblicati dalle Regioni. Purtroppo, però, le Regioni che sono intervenute su questo fronte sono sempre le 'solite' e riscontriamo anche in questo caso il ritardo del Mezzogiorno".

A sottolineare il ruolo del Cup per favorire l'accesso ai fondi dei professionisti è stato l'europarlamentare Brando Benifei: "E' importante creare un equilibrio rispetto alle esigenze di protezione delle professioni e, da parte delle istituzioni europee, vigilare sull'applicazione della normativa. Il nostro impegno è quello di semplificare le procedure per l'accesso, tema particolarmente rilevante per i professionisti".

Al dibattito è intervenuta Gessica Rostellato, deputata del Pd, ricordando "l'impegno del Parlamento in questa legislatura a favore del lavoro autonomo", dal blocco dell'aliquota Inps per gli iscritti alla Gestione separata al cosiddetto 'Jobs Act degli autonomi', in discussione al Senato: "Uno Statuto dei lavoratori autonomi che rappresenta una svolta epocale, riconoscendo una serie di tutele come la maternità, la malattia, l'accesso agli appalti pubblici. Auspico che a breve arrivi alla Camera e che entro l'anno venga approvato".

Le ha fatto eco Marina Calderone, presidente del Cup, affermando che "lo Statuto degli autonomi è il giusto completamente della riforma del mercato del lavoro e si accompagna all'importante risultato dell'accesso ai fondi europei". "Ma - ha precisato - va fatto uno sforzo in più per arricchire il provvedimento di norme che tengano conto della diversità dei professionisti ordinistici, in particolare in riferimento al welfare".

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