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Professioni: maestri del paesaggio, meeting mondiale su 'ambiente selvaggio'

21 settembre 2016 | 12.33
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Professioni: maestri del paesaggio, meeting mondiale su 'ambiente selvaggio'

Torna a Bergamo, venerdì 23 e sabato 24 settembre, nell’ambito della manifestazione 'I Maestri del paesaggio', l’International meeting of the landscape and garden, l'osservatorio con protagonisti i più famosi landscape architect e garden designer del mondo, dedicato, quest’anno, allo studio del paesaggio selvaggio.

Le firme più importanti al mondo dell’architettura del paesaggio si interrogano sul bisogno, sempre più esplicito, dell’uomo di portare la natura nel proprio quotidiano. Un’esigenza narrata anche attraverso gli allestimenti delle green square: piazza Vecchia, resa culla della biodiversità bergamasca, e piazza Mascheroni, location dal rinnovato animo ludico, con il parco avventura dedicato a bambini e famiglie.

Due luoghi che, da sempre fiore all’occhiello della manifestazione, attirano l’attenzione del grande pubblico e promuovono una riflessione sul tema del paesaggio, coinvolgendo anche i non addetti ai lavori. Il tutto, con un'evoluzione di stili: dalla mimesi del naturale delle prime edizioni all’incontro più recente della natura con l’arte, arrivando per l’appuntamento 2016 a un ulteriore passo avanti con organizzatori, fruitori ed esperti, chiamati a soffermarsi su un’estrazione-astrazione della biodiversità orobica e sulla sua ricchezza.

E a definirne progetto e realizzazione i 16 studenti iscritti alla Summer School 2015 guidati da Stefan Tischer, paesaggista di livello internazionale, laureato all’Ecole nationale superieure de paysage Ensp Versailles, docente in Architettura del paesaggio all’Università di Sassari, facoltà di Alghero,, e da Anna Caterina Piras.

Ma l’evento più importante della manifestazione, durante il quale i partecipanti potranno ascoltare le riflessioni dei più grandi esperti del paesaggio al mondo, sarà l’International meeting of the landscape and garden, che quest’anno avrà un volto tutto (o quasi) femminile. Saranno presenti, infatti, gli inglesi, francesi di adozione James and Helen Basson, specializzati nella progettazione di paesaggi sostenibili con piante locali e materiali tradizionali della costa azzurra.

E ancora: Lisa Delplace dello studio Oehme van Sweden Landscape Architecture (Usa), i cui lavori spaziano dai corridoi urbani ai giardini pubblici e alle residenze urbane, frutto di una conoscenza dei processi ecologici, forse studio precursore della tecnica di plant designing poi successivamente sviluppata e portata al grande pubblico dall’olandese Piet Oudolf.

Presenti anche: Laura Gatti, co-progettista del 'Bosco verticale' di Stefano Boeri, da oltre 20 anni nel settore della progettazione e della gestione di aree verdi pubbliche e private; Jenny B. Osuldsen, dal 1995 una dei soci del grande studio internazionale di architettura norvegese Snohetta, che ha sempre mostrato molta attenzione all’inserimento paesaggistico delle opere; e Andy Sturgeon (Uk), 6 medaglie d’oro al Chelsea Flower Show 2016, uno dei più importanti garden designer del Regno Unito, le cui creazioni sono il risultato della fusione tra materiali tradizionali e stile contemporaneo.

E a fare da contrappunto a questo gruppo di paesaggisti che hanno fatto del 'wild' l’elemento principale della loro azione progettale, sarà Andrea Cochran, paesaggista statunitense nota per i suoi formali giardini mediterranei, sempre impegnata nella ricerca delle relazioni più profonde tra uomo e natura.

Un parterre che denota, dunque, un’attenzione sempre più femminile verso la progettazione del paesaggio, con l’unica, significativa, eccezione di Andy Sturgeon che, firma dell’edizione dell’anno di Expo dedicata al 'Feeding landscape', già l’anno scorso ha saputo impressionare l’auditorio con le sue intuizioni.

"L’International meeting of the landscape and garden -spiega Mario Bonicelli (consigliere di Arketipos), moderatore della due giorni di meeting che sarà aperta dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e da Claudia Maria Terzi, assessore all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia- è tutto questo e molto altro ancora: un’esperienza dall’alto profilo internazionale che trova a Bergamo il suo luogo d’elezione".

"Una città in cui -sottolinea- natura, arte e cultura si contaminano e si riscoprono a vicenda giorno dopo giorno: dal cuore di città alta e bassa ai colli, passando per i campi coltivati e i monti a fare da cerniera".

"Bergamo diventa così -fa notare Bonicelli- osservatorio e laboratorio internazionale per la cultura del paesaggio, come dimostrano i tanti, tantissimi, maestri del verde che qui scelgono di arrivare da tutto il mondo per portare le proprie lectio. Incontri che anno dopo anno rinnovano la nostra vocazione a città del paesaggio e che donano un contributo di altissimo livello alle discussioni internazionali sul valore del verde, in città e oltre".

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