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"Un viaggio epico anche per 'noi'. Perché ideare un videogioco significa lavorare in gruppo". Così Patrick Munnik, senior producer di Guerrilla Games, parla con Labitalia di 'Horizon Zero Dawn', videogioco della Guerrilla Games, pubblicato da Sony Computer Entertainment in esclusiva per PS4, in uscita il 1 marzo 2017. "Abbiamo fatto appello -spiega- a tutta la nostra fantasia. Ho cominciato a lavorare in questo gruppo per la realizzazione di 'Horizon Zero Dawn' ben 6 anni fa, con molte persone. Qualcuno viene fuori con un'idea, in genere i creativi, ma poi si lavora in gruppo. Sono le idee e le fantasie di tutti che si uniscono e creano le idee. Non è affatto un lavoro individuale di fantasia". (video)
"Il gioco -racconta- è ambientato 100 anni dopo l'apocalisse, la natura è soleggiata e il paesaggio maestoso. Dopo tanti anni di 'grigio' la gente era stanca di questo tipo di mondo e aveva bisogno di più colore. Così abbiamo pensato di creare un mondo in cui noi stessi avremmo voluto vivere".
"La protagonista è Aloy -ricorda Munnik- una donna e sin dall'inizio l'abbiamo concepita come tale; non è stata una scelta concettuale. Semplicemente dalla prima scintilla creativa, per noi, era una donna".
"Nel gioco -continua- la terra non appartiene più all'uomo, ma a delle macchine gigantesche e letali. Il punto focale della storia non è solo la lotta contro le macchine, ma la ricerca di risposte, dell'origine dell'uomo e di quello che ne ha causato la scomparsa".
"Prima -fa notare- il giocatore si trova di fronte questo mondo vasto, poi viene la sfida e questo lo spinge ad arrivare alla fine del gioco. Durante la missione c'è il combattimento che noi abbiamo fatto in modo che fosse veramente soddisfacente e molto divertente".
Un consiglio per il giocatore? Patrick Munnik non ha dubbi: "Entrare in questo mondo ed esplorare tutto quello che c'è esplorare, perché c'è davvero tantissimo da scoprire".
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