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Fondi Ue: Toscana, per accesso professionisti equiparati a imprese

21 marzo 2017 | 18.08
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Fondi Ue: Toscana, per accesso professionisti equiparati a imprese

Anche i liberi professionisti, così come le micro, piccole e medie imprese, potranno accedere al programma del Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale. Prima tra le Regioni italiane, la Toscana ha approvato una delibera che fissa i requisiti necessari per l'accesso dei liberi professionisti ai bandi e agli avvisi per le agevolazioni alle imprese del Por Fesr 2014-2020. "Si tratta -afferma il presidente della Regione, Enrico Rossi- di consentire ai 148.000 professionisti toscani di accedere ai fondi europei destinati alla formazione e allo sviluppo. Ci siamo battuti, in Europa e anche a livello nazionale, perché questo fosse possibile. E oggi questa possibilità è reale. Lo abbiamo fatto anche su sollecitazione delle categorie economiche e degli ordini professionali. Sarà il modo per permettere la crescita di un settore che rappresenta il 20% del nostro prodotto interno lordo".

Per quanto riguarda l'accesso al Fesr, la delibera stabilisce la necessità di adeguare alcuni requisiti, che vengono richiesti dalle Regioni alle mpmi beneficiarie di agevolazioni, alla categoria dei liberi professionisti. Diversi i requisiti di ammissibilità che i liberi professionisti devono avere per poter partecipare ai bandi e agli avvisi per le agevolazioni alle imprese del Por Fesr 2014-2020 della Regione Toscana. Bisogna essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o essere in regola con la certificazione che attesti la sussistenza e l'importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti di pubbliche amministrazioni e verificabile attraverso il Durc di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte del medesimo soggetto.

Bisogna poi essere in regola con la normativa antimafia, da prevedere in caso di richiesta di aiuto superiore a 150mila euro, con esclusione, come previsto dalle norme nazionali, di chi esercita attività agricole o professionali non organizzate in forma di impresa, nonché di chi esercita attività artigiana in forma di impresa individuale e attività di lavoro autonomo anche intellettuale in forma individuale. E' necessario possedere il merito creditizio e la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare; e, nel caso di ricorso a coperture finanziarie da parte di terzi, possedere la finanziabilità dello stesso, accompagnata da adeguata documentazione.

Tra i requisiti rientra anche l'essere regolarmente iscritto al relativo albo-elenco-ordine professionale, ove obbligatorio per legge, e in ogni caso essere in possesso di partita iva rilasciata da parte dell'Agenzia delle entrate per lo svolgimento dell'attività, e di esercitare, in relazione alla sede destinataria dell'intervento, un'attività economica identificata come prevalente rientrante nelle sezioni Ateco Istat 2007.

Non ci si deve trovare in stato di fallimento, liquidazione coattiva, liquidazione volontaria, scioglimento e liquidazione, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale), e ogni altra procedura concorsuale prevista dalla legge fallimentare e da altre leggi speciali, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti.

Bisogna, inoltre, rispettare le norme in materia di contrasto del lavoro nero e sommerso e non avere usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione, anche parziale, delle stesse spese previste nel progetto.

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