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Pmi: Ambrogioni (Cida), più export grazie a veri manager

19 settembre 2017 | 15.19
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Giorgio Ambrogioni
Giorgio Ambrogioni

"Il Mise ha rifinanziato gli incentivi all’export del ‘made in Italy’ con 26 mln destinati alle piccole e medie imprese che si avvalgono dei ‘temporary export manager’; un provvedimento sicuramente utile, ma che va gestito con oculatezza per poterne dispiegare tutte le potenzialità". Così Giorgio Ambrogioni, presidente della Cida, la confederazione dei dirigenti ed alte professionalità pubbliche e private.

"Il decreto ministeriale del Mise -fa notare Ambrogioni- concede nuovi contributi a fondo perduto, in forma di voucher, a favore delle Pmi che intendono avvalersi di ‘temporary export manager’ per perseguire al meglio la loro strategia di internazionalizzazione. Un provvedimento doppiamente positivo perché spinge le piccole e medie imprese ad aprirsi ai mercati internazionali e lo fa attraverso la competenza e la professionalità dei manager. Il decreto prevede infatti che siano utilizzate da parte delle Pmi, le società di Tem (temporary export manager) accreditate e inserite in un apposito elenco".

"Punto essenziale, per non ripetere gli errori del passato, è quello di verificare con grande attenzione i requisiti delle società che chiedono l’inserimento nell’elenco. Perché è di manager che stiamo parlando e non di altre figure professionali più o meno qualificate", sottolinea il presidente della Cida.

"Manager in grado di guidare le pmi nel processo di internazionalizzazione -ricorda Ambrogioni- con le competenze e conoscenze necessarie ad aumentarne la presenza sui mercati internazionali e spingendo così la crescita dell’export dell’intero made in Italy. Fin dalla stesura del primo provvedimento in materia, come Cida avevamo insistito sulla necessità che fosse garantito l’utilizzo di manager ‘veri’ nell’applicazione dei voucher. Non sempre è successo in passato e con risultati nettamente inferiori alle aspettative".

"Quindi, in occasione del rifinanziamento del decreto, torniamo ad offrire la nostra collaborazione agli uffici del ministero dello Sviluppo economico per una corretta individuazione dei criteri che devono guidare la selezione delle Tem, insistendo sulla necessità di inserire figure manageriali con curricula e percorsi professionali ‘certificati’. Cida mette a disposizione le proprie strutture e quelle delle federazioni che aderiscono per poter garantire una selezione corretta ed efficace dei manager che saranno chiamati a contribuire alla crescita dell’export delle pmi e del pil nazionale", conclude.

Cida è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. A Cida aderiscono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), Fp Cida (funzione pubblica), Cimo (sindacato dei medici), Sindirettivo (dirigenza Banca d’Italia), Fenda (agricoltura e ambiente), Fnsa (sceneggiatori e autori), Federazione 3° Settore Cida, Fidia (assicurazioni), Saur (Università e ricerca), Sindirettivo Consob (dirigenza Consob), Sumai-Assoprof (Sindacato Medici ambulatoriali).

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