"Nel decreto di riforma della pubblica amministrazione, all'articolo 7, la Forestale è stata accorpata con la Polizia di Stato e ai vigili del fuoco è stata attribuita la competenza per quanto riguarda gli incendi boschivi. E' noto che la Forestale fa la prevenzione degli incendi e noi abbiamo sempre svolto l'estinzione. Con questo decreto, che ci assegna, funzioni, risorse e mezzi, lavoreremo certamente meglio, anche perché di fatto era un lavoro che già svolgevamo". Ad affermarlo, a Labitalia, Franco Giancarlo, segretario generale della Confsal Vigili del fuoco (video).
"E' chiaro però che ora, in Conferenza Stato-Regioni, dovremo, per così dire, 'registrare le valvole' rispetto a questo provvedimento, in quanto, oltre al riconoscimento che fortunatamente è arrivato, vorremmo anche che le Regioni rivedano il piano economico per quanto riguarda la lotta agli incendi: c'è necessità di una pianificazione concreta, seria, migliore rispetto al passato", avverte.
"Il provvedimento approvato riguarda anche la delega sulle nostre carriere, ossia il riordino del nostro ordinamento, e questo si coniugherà con l'apertura della piattaforma contrattuale sulla parte normativa", aggiunge il sindacalista ricordando che "proprio nei giorni scorsi abbiamo fatto la richiesta al ministro della Funzione pubblica Madia di avviare immediatamente le trattative per il contratto, per adeguare gli stipendi ma anche la parte normativa: questa è l'occasione giusta per valorizzare i vigili del fuoco".
Una richiesta che fa seguito alla sentenza della Consulta del 24 giugno, sottolinea Franco Giancarlo, "che ha di fatto sbloccato il contratto di lavoro del pubblico impiego e questa è stata una battaglia della Confsal che aveva fatto ricorso: ci abbiamo creduto fin dall'inizio e alla fine abbiamo ottenuto questo significativo risultato". "E' una sentenza storica: per i prossimi trent'anni - rimarca - nessun governo potrà più bloccare i contratti nazionali, cosa che noi, a ragione, avevamo sin dall'inizio ritenuto incostituzionale".
"Questo consentirà di adeguare gli stipendi - prosegue il segretario generale della Confsal Vigili del fuoco - che purtroppo sono fermi dal lontano 2009, con le tasche dei vigili del fuoco e delle loro famiglie flagellate. Abbiamo fatto un calcolo e, rispetto ai tassi di inflazione dell'ultimo periodo, siamo all'incirca sotto i quattro punti, che, tradotto in richiesta di aumento, dovrebbe portare a traguardare una quota minima di 120 euro, da parametrare poi sui vari livelli".
"Noi abbiamo uno stipendio più basso rispetto alle altre forze che svolgono un lavoro di sicurezza - sottolinea - e dal governo ci auguriamo attenzione per una categoria di cui si parla tanto, soprattutto in questa stagione di caldo e di incendi: abbiamo una professionalità riconosciuta, siamo amati dagli italiani, però poi non si comprende perché i nostri stipendi non sono valorizzati come gli altri. Questa volta mi auguro che questo governo, che sta lavorando bene, possa veramente dare un segnale a una categoria che lo merita".
Infine, dal segretario generale della Confsal Vigili del fuoco arriva un monito: "Come sempre avviene, oggi tutti salgono sul carro dei vincitori. Noi, però, siamo un sindacato che lavora senza ideologie e guarda ai fatti, come dimostrano la sentenza della Corte costituzionale e il provvedimento di ieri".
"Oggi c'è necessità di un sindacato nuovo, che guardi al risultato - dice - e non che venda fumo per svolgere il proprio ruolo. Noi vorremmo che attraverso i lavoratori e questa fiducia rinnovata, anche grazie ai provvedimenti portati a casa, si possano registrare dei percorsi che possano migliorare sempre questa categoria".
Una categoria, conclude, che, "non dimentichiamolo mai, dona un servizio efficace ed efficiente ai cittadini salvaguardandoli a 360 gradi e 365 giorni all'anno: una vera e propria mission".
.jpg)
