In occasione del Consiglio generale, il leader del sindacato autonomo ha parlato di pensioni, contratto del pubblico impiego, modello contrattuale, occupazione, fisco e scuola (video)
“La legge di stabilità 2016 tradisce le legittime aspettative dei lavoratori relativamente alla mancata introduzione della flessibilità all’accesso alla pensione e al ridicolo e insignificante stanziamento finanziario per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego”. Così il segretario generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, esprime il giudizio sulla manovra nella sua relazione al Consiglio generale del sindacato autonomo.
“Premesso che la Confsal si riserva la valutazione socio-politica complessiva della legge di stabilità 2016 allorquando sarà possibile leggere il testo ufficiale - precisa - con la rituale ‘bollinatura’ da parte della Ragioneria generale dello Stato, oggi possiamo affermare di trovarci di fronte a una manovra meno depressiva delle precedenti, per effetto della presenza di qualche fattore a sostegno della crescita economica”.
“Come possiamo sostenere, senza ombra di dubbio, che il provvedimento finanziario è per certi aspetti omissivo e per altri lacunoso - prosegue - riguardo alla promozione e alla valorizzazione del lavoro e fortemente iniquo e penalizzante per i lavoratori e i pensionati. Esiste, infatti, il rischio reale di provocare nuove povertà tra le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e di deprimere i consumi e la domanda interna e di conseguenza frenare la già lieve e fragile ripresa economica”.