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Gdo: Federdistribuzione a sindacati, serve più flessibilità e produttività

05 novembre 2015 | 15.40
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Giovanni Cobolli Gigli
Giovanni Cobolli Gigli

"Noi prendiamo atto dello sciopero dei sindacati. E' un loro diritto e noi lo rispettiamo. Sono due anni che discutiamo con loro, ma il 1° ottobre il tavolo è saltato. Il contratto dovrà contenere le distintività del nostro settore, e quindi dovrà essere diverso rispetto a quello firmato da Confcommercio, che rispettiamo, ma che riguarda il commercio al dettaglio. Serve più flessibilità e produttività". Così Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, con Labitalia, sullo sciopero dei lavoratori della gdo nelle aziende che aderiscono a Federdistribuzione, distribuzione cooperativa e Confesercenti.

Federdistribuzione rappresenta colossi come Esselunga, Ikea, Auchan e Cerrefour. "Vogliamo sottoscrivere -spiega Cobolli Gigli- per la prima volta il contratto nazionale della Distribuzione moderna organizzata, che rappresenta il 60% dei consumi alimentari e non alimentari del Paese, ed è quindi l'occasione per fare emergere quello che è il nostro di lavorare all'interno dei nostri negozi. Noi siamo disposti ad un aumento retributivo, in linea con l'inflazione prevista nei prossimi anni, ma allo stesso tempo chiediamo ai sindacati degli interventi contrattuali che possano permettere maggiore produttività e flessibilità alle nostre aziende, in modo da raggiungere più quantità e qualità".

No, da Federdistribuzione, a un contratto sui livelli di quello stipulato dai sindacati con Confcommercio. "C'è una grande differenza -ribadisce Cobolli Gigli- tra il nostro contratto, che riguarda appunto la distribuzione moderna organizzata, e quello di Confcommercio, che rispettiamo, ma che riguarda il commercio al dettaglio. Il contratto che vogliamo si deve ritagliare come un vestito su misura sul nostro settore, sulle nostre esigenze". "Dal 1° ottobre -conclude Cobolli Gigli- le trattative sono sospese. Noi speriamo che dopo questo sciopero il tavolo della trattativa riprenda, e che il sindacato prenda in considerazione il ventaglio di proposte da noi presentate per realizzare un contratto che dia più produttività e flessibilità alle nostre imprese".

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