Dopo aver protestato davanti alla sede nazionale di Ncd il 18 maggio scorso e davanti alla sede del Pd il 25 maggio, oggi il sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco busserà alla porta del ministro Madia con un sit-in di protesta, a partire dalle ore 10, a piazza Vidoni presso il ministero della Funzione pubblica, dove urleranno la rabbia dei Vigili del Fuoco. Non chiedono privilegi ma solamente la parità di trattamento retributivo e pensionistico rispetto agli altri corpi dello stato ad ordinamento civile i quali, come loro, garantiscono la sicurezza dei cittadini". E' quanto si legge in una nota del sindacato.
“Siamo stanchi di essere presi a pesci in faccia dalla politica, non siamo un corpo di serie B e lo dimostriamo quotidianamente sul campo, i cittadini ci amano e la politica ci rispetta a parole ma ci ignora quando si tratta di trovare risorse finanziarie. Percepiamo ogni mese 300 euro in meno rispetto agli altri corpi ma rischiamo la vita come e più di altri. Il ministro Alfano quando ci ha ricevuti non ci ha dato garanzie di parità di trattamento e lo stesso dicasi del partito democratico", ha spiegato Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo.
“Per non parlare poi della grave carenza di uomini, mancano circa 3.000 vigili del fuoco su 30 mila e servono assunzioni straordinarie”, ha aggiunto. “Renzi, Alfano e Madia dimostrino rispetto per i Vigili del Fuoco e mettano all’ordine del giorno misure di equiparazione delle nostre retribuzioni e delle nostre pensioni con quelle delle forze di polizia", è lo slogan che accompagnerà il sit-in di protesta. Il Conapo rende noto di essersi dissociato dalla protesta dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil indetta per oggi a Montecitorio in quanto "non hanno accettato la nostra richiesta di mettere al centro delle rivendicazioni l’equiparazione delle retribuzioni e pensioni dei vigili del fuoco con gli altri corpi dello Stato".
