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Lavoro: rapporto Uil, serve una riforma della cig

03 luglio 2017 | 09.42
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Lavoro: rapporto Uil, serve una riforma della cig

La "lenta ripresa occupazionale" in corso nel Paese è il frutto di profonde contraddizioni. L'ammonimento arriva dal V Rapporto Uil sulla cassa integrazione che per questo chiede una "riforma della riforma degli ammortizzatori" senza la quale "l'ancora utilissimo ombrello della cig non reggerebbe l'urto della pioggia di esuberi" in arrivo in molte aziende. Da una parte, infatti, annota il Servizio Politiche del Lavoro del sindacato, "i dati Inps sulle attivazioni dei rapporti di lavoro segnalano la presenza di imprese ''sane che assumono, seppur con prudenza", ma dall'altra, dice osservando i dati sulla cassa integrazione, "sembra sia ancora in atto una selezione darwiniana delle imprese, con parte del sistema produttivo in difficoltà".

A maggio, infatti, dopo mesi di calo, i dati sulla cassa integrazione registrano, rispetto ad aprile, una risalita della domanda di cassa integrazione straordinaria (+99,2%) e ordinaria (+45%) a cui andrebbero aggiunte le ore richieste al Fondo di integrazione salariale (16,3 mln) delle quali, ad oggi, ne sono state autorizzate solo il 44,7% anche a causa dei ritardi nella lavorazione delle pratiche, che superano i 200 giorni. In dirittura di arrivo invece per la cassa integrazione in deroga che, con 1,4 milioni di ore autorizzate, subisce una riduzione del 31,9% rispetto ad aprile. Dati questi che in generale, si legge ancora nel Report, "portano a considerare questi ammortizzatori un vero argine ai licenziamenti che, di converso, nel primo quadrimestre diminuiscono soprattutto tra quelli per motivi economici".

Per la Uil, dunque, "resta necessaria una rapida scelta politica che riconosca l'urgenza di non ridurre la protezione sociale e che, nel contempo, affronti con coraggio e risorse la questione del rafforzamento della rete delle politiche attive, come unico strumento per la ricollocazione delle persone espulse dal sistema produttivo". In sostanza, ribadisce la Uil è urgente una "riforma della riforma" degli ammortizzatori, non "per un generico ritorno al passato (cassa integrazione illimitata nel tempo)", ma per costruire strumenti utili, sostenibili e flessibili per gestire, innanzitutto, le ancora troppe, e molte non famose, crisi aziendali. "Senza queste prospettive l'ombrello, ancora utilissimo, della cassa integrazione, specie quella straordinaria, rischia di non reggere l'urto di una pioggia di esuberi in molte aziende".

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