"Con sentenza n. 1347/2017 il Tribunale di Nola, in persona del giudice Raffaella Paesano, ha dichiarato la condotta antisindacale dell’Azienda Ecologia Falzarano srl. L’azienda si era rifiutata di versare i contributi sindacali in favore del sindacato Fesica-Confsal sulla base delle deleghe trasmesse dai lavoratori. Le somme non versate ai 30 lavoratori aderenti alla federazione corrispondevano a 6.696,35 euro (da ottobre 2013 a maggio 2015)". E' quanto si legge in una nota della Fesica-Confsal.
"Nelle motivazioni il Tribunale -spiega la nota del sindacato- ha ribadito i criteri di legge che presiedono alla legittimazione dell’associazione sindacale Fesica-Confsal. Questa si fonda non solo sulla firma dei vari Ccnl (metalmeccanici, chimici, terziario), ma sull’effettiva, ampia e articolata organizzazione territoriale, e quindi sull’accertato, ormai definitivamente, carattere nazionale".
"Rafforza il giudizio il fatto che Fesica -spiega ancora la nota- aderisca alla Confsal, la confederazione sindacale autonoma che il 15 gennaio 2014 ha sottoscritto con Confindustria il testo unico sulla rappresentanza sindacale. Accertato il carattere nazionale dell’associazione, è risultato evidente che il non versamento dei contributi sindacali ha causato nei confronti della Fesica-Confsal, come recita la sentenza, 'un pregiudizio che ne limita la libertà e l’attività sindacale, oltre a comportare un rischio potenziale di delegittimazione'. La sentenza ribadisce, dunque, che il lavoratore -conclude il sindacato- ha il diritto di richiedere al datore di lavoro di trattenere sulla retribuzione i contributi sindacali da accreditare al sindacato. Tra l’altro, sta nel completo espletarsi di questo diritto-dovere la possibilità di avere una rappresentatività sindacale certa e certificata, unica vera soluzione al problema della sua frammentazione".