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Migranti: Inca Cgil, con Form@ qualificare ricongiungimenti familiari

14 novembre 2017 | 12.05
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Il commento della presidente Piccinini e il dibattito (video)

Migranti: Inca Cgil, con Form@ qualificare ricongiungimenti familiari

Qualificare i percorsi di ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri in Italia, attraverso il coinvolgimento di tutti i familiari, la messa a disposizione di un sistema di servizi integrati e la promozione di processi di integrazione dei destinatari. Questo l'obiettivo del progetto Form@, presentato oggi a Roma, attuato dai quattro patronati CePa (Inca, Inas, Ital e patronato Acli) con l’Inca Cgil come soggetto capofila, in partenariato con l’Associazione Nuova Generazione italo-cinese, l’Anolf, Unirama sas e l’International language school.

Form@ è finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, attraverso il ministero dell’Interno e il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Form@ mette a disposizione dei beneficiari un sistema di servizi con particolare attenzione a questioni quali la conoscenza della lingua italiana, l’educazione civica e lo studio del patrimonio culturale e valoriale dell’Italia.

I destinatari sono i figli, i coniugi, e i genitori dei cittadini stranieri che hanno effettuato richiesta di ricongiungimento familiare dai seguenti Paesi: Albania, Cina, Egitto, Ecuador, Marocco, Moldavia, Perù, Senegal, Tunisia e Ucraina. Il totale dei destinatari viene stimato in oltre 5.000 unità.

Le attività e i servizi offerti prevedono: la messa a disposizione di spazi e materiali informativi, con particolare riferimento alle procedure di richiesta del visto, alla normativa generale in materia di diritti sociali e di valori che orientano i comportamenti nel nostro Paese; servizi di informazione, assistenza, orientamento e formazione pre-partenza quali orientamento iniziale per valutare le competenze, le capacità e le attitudini generali dei soggetti coinvolti; assistenza nella gestione della documentazione relativa alle procedure di ingresso.

E ancora: formazione linguistica; formazione di carattere civico-culturale; organizzazione di laboratori e workshop di approfondimento dei temi trattati; accesso a una piattaforma online informativa e di formazione a distanza, che consenta di migliorare la fruibilità e la personalizzazione dei contenuti proposti. Sulla base delle esigenze dei destinatari sarà possibile prevedere ulteriori azioni di sostegno individuali, come ad esempio l’erogazione dei servizi a domicilio. Il percorso si attiva in Italia al momento della richiesta di nullaosta presso una delle sedi territoriali dei Patronati aderenti al progetto. Lo strumento che consente di partecipare al progetto Form@ è il 'patto di servizio', nel quale vengono condivisi e sottoscritti gli obiettivi dell’intervento, le azioni programmate e gli impegni assunti da tutte le parti.

L’adesione al progetto consente di collocare il percorso di ricongiungimento in un contesto di importante cooperazione fra le istituzioni italiane, che coinvolge il ministero dell’Interno, per le proprie competenze in materia di immigrazione, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione, il ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, per il tramite delle rappresentanze diplomatiche e consolari di tutti i paesi coinvolti.

Le attività programmate nell’arco dei circa due anni di durata del progetto si articolano nel modo seguente: una prima fase propedeutica, attraverso lo realizzazione di schede di approfondimento dei 10 paesi oggetto delle attività e l’elaborazione del profiling dei destinatari della formazione pre-partenza; una seconda fase in cui sarà elaborato il materiale informativo di carattere civico-linguistico con strumenti multicanale e multilivello; una terza fase che consiste nella presa in carico degli oltre 5.000 destinatari per la fruizione dei servizi pianificati; una quarta fase di restituzione delle azioni di progetto, anche attraverso la realizzazione di un rapporto sul tema delle politiche in materia di ricongiungimenti, con particolare attenzione alla replicabilità e sostenibilità dei modelli sperimentati.

La formazione di tipo linguistico mira al raggiungimento di una prima conoscenza di base della lingua italiana. Il corso si svilupperà attraverso un'applicazione multilingue funzionale a una modalità di apprendimento a distanza e su 10 ore di formazione presso le sedi dei patronati nei Paesi di origine. Verranno utilizzate differenti tecniche didattiche per favorire l’apprendimento delle informazioni ricevute. Allo stesso tempo, i contenuti proposti verranno adattati sulla base della lingua di appartenenza dell’utente.

Le conoscenze strettamente linguistiche saranno propedeutiche all’acquisizione delle più importanti funzioni comunicative. Il corso così strutturato consentirà di raggiungere progressivamente il livello A1 e il livello A2, coerentemente con quanto previsto dal Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue, e quindi l’acquisizione di un bagaglio di conoscenze legato alle principali regole grammaticali e lessicali. Non mancherà, inoltre, un momento formativo dedicato al personale che opererà nelle sedi estere dei patronati, articolato in due momenti distinti: una più specifica durante la quale verranno impartite le principali nozioni di lingua italiana e una seconda fase prettamente legata alle informazioni necessarie per il corretto uso dell’applicazione.

La formazione di carattere civico-culturale si articolerà, invece, secondo quattro grandi aree tematiche: una prima parte sulla Costituzione italiana, con particolare riferimento all'ambito dei valori e dei principi fondamentali, senza tralasciare i passaggi storico-politici che ne hanno accompagnato i lavori di stesura; una seconda parte sui diritti delle donne e della famiglia, all'interno della quale verranno affrontate le più importanti tappe storico-legislative che hanno caratterizzato il percorso di emancipazione femminile e di introduzione del nuovo diritto di famiglia, qui in Italia, sulla base di quanto previsto dalla Costituzione repubblicana; una terza parte sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, che fornirà un breve racconto dei momenti storici che hanno consentito l'introduzione delle più significative conquiste legislative in termini di tutela e sicurezza sul lavoro; un'ultima parte sui diritti dei minori, con particolare riferimento alla Convenzione sui diritti dell'infanzia e al tema del diritto all'istruzione.

Il tutto sarà introdotto da una breve premessa sulla storia d'Italia e da un preambolo che spiegherà lo spirito e i presupposti che orientano il materiale didattico. Si utilizzerà un linguaggio semplice e discorsivo e un registro basato per lo più sulla forma del racconto breve, in modo da rendere il più agevole possibile la lettura e la comprensione del testo.

La parte civica, più precisamente quella sui diritti e doveri fondamentali e sul funzionamento dell'ordinamento della Repubblica italiana, non avrà naturalmente carattere specialistico e sfumerà su un discorso più generale che guarderà agli episodi storici principali, alle evoluzioni dei costumi e delle tradizioni culturali, ai valori e ai grandi orientamenti di fondo per come questi si sono sedimentati nel tempo, rappresentando oggi la trama dei rapporti in cui si articola la vita socio-culturale del nostro Paese.

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