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Mattarella: plauso dei sindacati al discorso di fine anno

02 gennaio 2018 | 10.28
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Mattarella: plauso dei sindacati al discorso di fine anno

Plauso dai sindacati al discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Un discorso alto e condivisibile” lo definisce il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “Come ha sottolineato il Presidente Mattarella - afferma Camusso - la Costituzione con il suo patrimonio di valori, di principi e regole, costituisce la nostra casa comune. In essa il lavoro assume un ruolo centrale ed è apprezzabile che nel suo discorso il Presidente si auguri di trovarlo in ogni famiglia e, ancor più significativo, che chieda un lavoro dignitoso, tutelato, sicuro e dotato di diritti”.

“Così non è stato - aggiunge Camusso - nel quinquennio passato. La XVII legislatura, con interventi legislativi punitivi nei confronti del lavoro, ha abbassato le tutele e diminuito i diritti, reso il lavoro più debole e attaccato esplicitamente il sindacato confederale. Gli effetti non sono stati l’aumento dell’occupazione stabile, l’arrivo di multinazionali, la qualificazione professionale, ma esattamente il loro opposto. La precarietà - prosegue il segretario generale della Cgil - è aumentata ed è diventata, in molti casi, una vera e propria forma di sfruttamento, quando non di schiavismo. La povertà è aumentata e oggi coinvolge drammaticamente anche le famiglie in cui un lavoro c’è. La dispersione scolastica e la fuga delle competenze sono aumentate al punto che i giovani ormai lasciano il nostro Paese o prospettano di farlo anche solo per trovare un lavoro, pur che sia, dignitoso e rispettoso delle proprie capacità”.

“È giusto dunque - conclude Camusso -l’auspicio del Presidente, a cui vanno la stima e gli auguri di tutta la Cgil. Ci auguriamo che la prossima legislatura sappia dialogare con il sindacato confederale, correggere le storture e gli errori di quella passata e dare una prospettiva di lavoro a chi risiede nel nostro Paese e in particolare ai giovani”.

Da parte sua, il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, dichiara: "Siamo davvero molto grati come sindacato al Presidente della Repubblica Mattarella per aver giustamente sottolineato nel suo discorso che il lavoro e la sua tutela rappresentano ‪la prima e la più grave questione sociale‬ del paese, su cui tutti dobbiamo concentrare i nostri sforzi, attraverso un impegno coerente e collettivo delle istituzioni, delle imprese, del sindacato. Far crescere la coesione del nostro Paese vuol dire renderlo più forte, ricomponendo le antiche fratture occupazionali, sociali e infrastrutturali tra il Nord e il Sud, ritrovando il senso di comunità, come ci ha ricordato con grande lungimiranza il Capo dello Stato.

"Nessuno può pensare - avverte - di affrontare i problemi del paese da solo, senza la necessaria unità e sintesi. Occorre, oggi più che mai, un grande senso di solidarietà e di collaborazione tra le istituzioni, le forze politiche e le parti sociali, proprio per favorire una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, come giustamente ha sottolineato il Presidente Mattarella. Il lavoro per i giovani si crea con la crescita e con maggiori investimenti in ricerca, innovazione, qualità, tutela dell'ambiente e del territorio. Ma bisogna far decollare anche le politiche attive del lavoro e una vera alternanza scuola-lavoro per incrociare la domanda con l'offerta dei nuovi lavori. Per questo dobbiamo fare tutti di più, con proposte realistiche e concrete, partendo proprio dai grandi valori della Costituzione più volte richiamati dal Presidente Mattarella, guidando i cambiamenti e governando insieme il futuro, in modo da evitare ingiustizie sociali‬ e ulteriori diseguaglianze”.

Per il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, "il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato di spessore costituzionale e di grande umanità". "Il lavoro, innanzitutto: questo il principale richiamo - ricorda - del Capo dello Stato che, tra l’altro, ha parlato dei giovani e del loro futuro esprimendo preoccupazione ma, al tempo stesso, grandi speranze. Condividiamo, dunque, lo spirito e la sostanza dell’intervento di Mattarella. Su questi fronti, continueremo a svolgere la nostra azione sindacale, rafforzati dalle sue autorevoli esortazioni a cui speriamo diano ascolto i soggetti istituzionali che dovranno tradurle in decisioni conseguenti".

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