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Ricerca: Elena Zambon, in Italia talento esiste e va aiutato a diventare impresa

25 ottobre 2016 | 13.06
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Ricerca: Elena Zambon, in Italia talento esiste e va aiutato a diventare impresa

"In Italia il talento c'è e bisogna affiancarlo e aiutarlo affinché diventi imprenditoria". Lo dice a Labitalia Elena Zambon, presidente della Zambon spa, azienda leader a livello mondiale dei settori farmaceutico e chimico, commentando la premiazione dei vincitori del primo programma Open Accelerator: BrainDTech e MyDoctor. "Le stesse idee -spiega- portate avanti dalle start up premiate ci indicano che i giovani se guidati possono fare molto nella ricerca, rimanendo in Italia".

"Open Accelerator -chiarisce- è infatti una palestra per ricercatori-imprenditori prima che affrontino la sfida raccolta di più importanti capitali di venture capital istituzionali. Il percorso di accelerazione è, infatti, stato ospitato dal campus di Open Zone di Bresso: una location che rappresenta l’incontro tra impresa e territorio e un luogo dove le conoscenze sono condivise tra più partner del settore Life Science per favorire innovazione, sinergia e sviluppo. Innovazione e sviluppo -ricorda Elena Zambon- sono sicuramente il core business delle 'idee' premiate. Patologie importanti come Alzheimer e Parkinson possono essere 'intercettate' grazie a BrainDTech che permette una diagnosi precoce per le malattie neurodegenerative".

"MyDoctor -commenta- la piattaforma informatica di riferimento per la comunicazione tra genitori e pediatri, invece, permette di comunicare 24 ore al giorno con un pediatra. Un'idea che non poteva non essere premiata. Chi è genitore sa quanto sia importante avere un punto di riferimento sempre, in ogni momento e, soprattutto, in ogni luogo. Il desiderio delle mamme di tracciare i dati del bambino, unito alla necessità del pediatra di accedere a questi dati, viene soddisfatto attraverso un diario pediatrico intelligente, in grado di evidenziare anomalie".

"Si tratta di progetti -sottolinea- dunque destinati a diventare impresa grazie a 'Open Accelerator', il primo programma di accelerazione interamente italiano che mette a disposizione un investimento seed per i progetti più meritevoli. Il percorso di accelerazione ha previsto momenti di apprendimento e di condivisione degli elementi base di un modello di business, secondo la consolidata metodologia di business model canvas già adottata dalla National Science Foundation (Nsf) e dal National Institute of Health (Nih) negli Stati Uniti".

"La nostra missione -sottolinea Elena Zambon- è di far diventare imprenditori i giovani talenti con un rigoroso lavoro di orientamento. In questo modo operandi ci si può mettere insieme e raggiungere l'obiettivo della salute della società, che è un traguardo di civiltà che è nel nostro dna".

"La stessa commissione aggiudicatrice del premio -continua- oltre a me e a Chiara Zambon (vicepresidente Zambon company) è costituita da rappresentanti del mondo delle imprese, della ricerca e della finanza attivi nello sviluppo di nuove imprese ed esperti nelle aree di supporto all’imprenditorialità: Luca Benatti, Board Member at Intercept Pharmaceuticals; Roberto Gradnik, ceo Ixaltis SA; Matteo Lai, co-founder e Ceo Empatica; Giovanni Rizzo, ceo iDNA e Senior Lecturer University College London; Elizabeth Robinson, investment director Quadrivio Venture Capital; Alessandro Sidoli, ceo Axxam spa; Alberto Trombetta, Head of Venture Capital at Finlombarda Gestioni Sgr".

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