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Turismo: dal racconto agli open data le idee per innovare di '#100Startup'

11 aprile 2017 | 13.07
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Turismo: dal racconto agli open data le idee per innovare di '#100Startup'

C’è il racconto e l’esperienza, la sharing economy e la sostenibilità, ma anche gli open data. Sono solo alcune delle 'idee' che sono state protagoniste di un vero e proprio laboratorio, che ha coinvolto 100 startup del turismo e dell’industria culturale e creativa. Un'iniziativa intitolata '#100StartupTurismo' e organizzata dal Mibact - ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Invitalia, che si è svolta ieri al Museo MAXXI di Roma. (Video)

Innovazione la parola d’ordine della giornata, il cui obiettivo era individuare le migliori idee e azioni per rendere più competitiva la filiera turistico-culturale e favorire nuove opportunità di collaborazione, crescita e occupazione per le imprese. Dai 5 tavoli tematici dedicati a nuovi modelli di business, offerta turistica, sostenibilità ambientale, destinazioni emergenti e operatori turistici, sono state votate dalla platea di operatori del settore e stakholder tre proposte vincitrici, che sono state presentate al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.

"Il turismo in Italia - ha detto il ministro - è un settore destinato a crescere fortemente nei prossimi anni e dobbiamo saper governare in modo strategico questa crescita. Quindi, avere startup che investono in ricerca e innovazione e che creano un’occupazione intelligente è veramente una cosa fondamentale. Per questo le abbiamo coinvolte in un percorso che continuerà, perché per governare il settore del turismo non si devono 'precipitare' idee dall’alto, ma il pubblico deve raccogliere esperienze di chi è direttamente impegnato ogni giorno. Questo è lo spirito con cui abbiamo approvato anche il Piano strategico del turismo e continueremo a lavorare con questo metodo: ascoltando, raccogliendo indicazioni di chi opera nel settore, capendo dove si può correggere, individuando le priorità".

All'evento ha partecipato anche il sottosegretario ai Beni Culturali, Dorina Bianchi: “Il turismo in Italia - ha affermato - ha bisogno dei giovani e, quindi, delle start up: di imprese nuove e di nuovi imprenditori che hanno voglia di scommettere nel turismo. Le start up innovative sono il futuro del turismo in Italia, perché svolgono un’importante funzione nella costituzione di un’offerta turistica diversificata, attrattiva e soprattutto in grado di cogliere le nuove tendenze del mercato”.

Notevole l'impegno di Invitalia nel settore. "Invitalia da tempo gestisce tra i suoi incentivi - ha spiegato Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia - uno molto importante e di grande successo che sostiene la nascita e il consolidamento di startup innovative nei vari settori, fondamentali per la nostra economia, tra cui il turismo. Sostenere il turismo è una delle poche opportunità che noi abbiamo per far crescere il nostro Pil: dobbiamo continuare a lavorarci in modo sempre più efficace e sempre più invasivo".

“Negli ultimi 4 anni, con le agevolazioni dedicate alla imprese del settore culturale e turistico, Invitalia ha contribuito alla creazione di oltre 2.800 nuove imprese e investito 280 milioni di euro di risorse pubbliche. Altri 200 milioni di euro, sempre nel settore turistico, sono stati investiti da Invitalia attraverso 11 contratti di sviluppo, in 4 regioni del Sud: Sicilia, Campania, Calabria e Basilicata”, ha ricordato Arcuri.

Illustrando le finalità dell'iniziativa, Francesco Palumbo, direttore generale della dg Turismo del Mibact, ha sottolineato che “non è un momento di incontro fine a se stesso, ma l'inizio di un percorso che dura 6 anni e che punta coinvolgere tutti gli attori in maniera diretta e innovativa”. "Il primo filo conduttore delle idee selezionate da questo laboratorio - ha osservato - è che il Piano strategico del turismo non lo attua il ministero da solo o con le Regioni, ma c’è bisogno delle 'gambe' e le 'gambe' le fanno le imprese, in particolare sul turismo che è un settore in cui innovazione e digitale contano sempre di più. Per questo, le startup sono fondamentali e con loro vanno fatte delle operazioni di condivisione. Quello che ci hanno chiesto, per esempio, è di condividere dati e quindi di avere un incrocio fra i dati di presenze e arrivi, ma non solo, anche di avere un incrocio di tutti i big data a disposizione, che sono veramente tanti".

"Coniugare insieme questi dati - ha proseguito - per le imprese vuol dire avere un patrimonio enorme sia come input per sviluppare nuovi progetti, sia come output per la qualità del digitale. Un’altra cosa che ci hanno chiesto è di sapere quali sono i sistemi di incentivi per le imprese, perché non è vero che non ci sono fondi: i fondi sono molti ma bisogna che il pubblico metta meglio e in maniera più organizzata a loro disposizione informazioni su come e dove trovare sistemi di aiuto, accompagnamento, mentoring, tutoraggio e anche fondi per lo sviluppo delle loro attività, e le accompagni a diventare da un’idea imprenditoriale a un’impresa solida, stabile, che supera i primi 2-3 anni di attività".

All’evento era presente anche Dora Di Francesco, dell'Autorità di Gestione del Programma operativo nazionale (Pon) 'Cultura e Sviluppo' Fesr 2014-2020, che ha precisato: “L’impegno del Mibact a sostegno delle imprese della filiera culturale e creativa ha già dato i suoi primi frutti con il programma di incentivi 'Cultura Crea', che, nell’ambito del Pon Cultura e Sviluppo Fesr 2014-2020, ha destinato 114 milioni di euro alla nascita e alla crescita di micro, piccole e medie imprese e del Terzo settore nelle cinque regioni del Mezzogiorno e che vede in corso di sottoscrizione i primi contratti di finanziamento”.

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