Roma, 25 mar. - (Ign) - I nostri tweet possono svelare molto più di ciò che scriviamo. I ricercatori della Ibm hanno sviluppato un algoritmo in grado di stabilire dove sono distribuiti geograficamente i tweet, anche se la funzione di geolocalizzazione è disabilitata. Analizzando gli ultimi 200 tweet di una persona, l'algoritmo riesce a scoprire con un'altissima precisione la città in cui vive l'utente.
L'idea di base è molto semplice: quando parliamo della nostra squadra preferita, diamo un voto al ristorante sotto casa, o commentiamo l'ultimo scandalo che ha coinvolto il sindaco della nostra città, stiamo anche indicando dove viviamo. E così, escludendo le persone in viaggio, l'algoritmo creato da Jalal Mahmud e dal suo team dell'Ibm Research di Almaden (California), analizzando un milione e mezzo di tweet, è riuscito nel 68% dei casi a indovinare la città di appartenenza di oltre 10mila persone.
Ora si tratta di capire per quale utilizzo potrebbe diventare utile questa scoperta. C'è chi immagina di poter visualizzare i tweet suddivisi per regioni. Sicuramente l'algoritmo dell'Ibm sarebbe utilissimo per le aziende del commercio, che così potrebbero scoprire in quale zona il loro prodotto è più diffuso. Nel frattempo, il team di ricercatori è già al lavoro per migliorare la precisione del loro algoritmo.