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Videogiochi: nei panni di una bimba non vedente in 'Beyond Eyes'

06 marzo 2015 | 16.27
LETTURA: 3 minuti

Il videogame ideato da Sherida Halatoe e ora in fase di completamento assieme al Team 17 mette il giocatore nei panni di Rae, ragazzina di 10 anni cieca che cerca un gatto. Man mano che sentirà ciò che le capita accanto, sullo schermo apparirà quello che le suggerisce la fantasia

Videogiochi: nei panni di una bimba non vedente in 'Beyond Eyes'

Rae ha 10 anni, cerca un gatto e si muove in mondo che non vede, perché cieca. Sente il rumore di una fontana, si avvicina e scopre che l’acqua che ha sentito proviene dallo scarico di una fognatura. Quello che credeva fosse uno stendipanni è in realtà uno spaventapasseri. Un cane che abbaia la spaventa, si avvicina e capisce che la sta solamente salutando. Man mano che Rae percepisce ciò che le accade attorno, sullo schermo apparirà quello che lei immagina: il pavimento che si forma sotto ai piedi, una torre lontana con la campana che suona.

Tutto questo è 'Beyond Eyes', videogioco ideato nel 2011 da Sherida Halatoe, che ora completerà assieme al famoso Team 17, e nel quale ha cercato di trasmettere il mondo percepito dai non vedenti, attraverso un’esperienza di gioco dal concept grafico che si avvicina più alle tavole di un'artista che al semplice videogame.

'Beyond Eyes' nasce come progetto scolastico nei Paesi Bassi, poi Halatoe lo ha portato avanti e ora arriverà, probabilmente nella seconda parte dell’anno, grazie all’accordo con i creatori di Alien Breed e Worms, che lo faranno approdare su Xbox One, la console di Microsoft che grazie al sensore Kinect potrebbe offrire l’esperienza di gioco migliore.

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