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Negli Usa

Startup: tre 'business angel' da Roma a S.Francisco, investono nel successo

14 marzo 2016 | 12.51
LETTURA: 4 minuti

I tre fondatori di Mission and Market
I tre fondatori di Mission and Market

Dal foglio di carta al successo la strada di una startup non è semplice, ma c'è chi ha deciso di fare qualcosa per renderla più facile da percorrere. Come hanno fatto tre giovani italiani che da Roma si sono trasferiti da tempo negli Stati Uniti, a San Francisco, e da circa un anno e mezzo seguono da vicino le startup e la loro realizzazione.

"L’idea è stata quella di partecipare al successo di queste compagnie. Abbiamo iniziato a investire piccole somme all’interno di alcune startup per aiutarle a crescere", racconta all’Adnkronos Francesco Simoneschi, che con gli altri due soci Stefano Bernardi e Simone Brunozzi ha fondato Mission and Market. "Siamo tre business angel con un capitale comune. Investiamo cifre tra i 25mila e i 50mila dollari e se le società sulle quali puntiamo hanno successo, continuiamo a farlo con investimenti successivi”.

Un'idea che coinvolge anche l’Italia indirettamente perché l'interesse degli imprenditori italiani c’è, spiega infatti Simoneschi, ma serve essere sul posto per capire le dinamiche. Per questo motivo "abbiamo messo su una struttura che raccoglie soldi e fondi dagli investitori italiani ed europei e li portiamo qui a San Francisco e nella Silicon Valley".

Scelta progetto processo molto snello, al momento circa 30 investimenti

Quello di Mission and Market è un ruolo chiave per il successo di una startup perché, oltre a raccogliere i fondi, apre la strada a una prima ricerca di clienti e, soprattutto, mette il progetto su un binario da seguire. "Solo dopo – spiega Simoneschi – i problemi di una strartup diventano più manageriali e di recruiting. Da quel momento in poi ci sono investitori ben più strutturati che offrono una serie di servizi. Noi, per questo motivo, ci focalizziamo sugli stati iniziali di un progetto".

La scelta di una startup è un processo "abbastanza snello - ammette Simoneschi - e di solito c'è un primo approccio iniziale, con il quale ci mettiamo in contatto con un imprenditore che ci presenta un progetto. Se ci piace facciamo un incontro successivo e prendiamo una decisione".

Oggi sono circa 30 le realtà nelle quali il team ha investito. Una di queste, che si chiama Eaze, "distribuisce medical marijuana, un business molto serio qui negli Stati Uniti. Circa il 50% degli Stati americani è coinvolto e in alcuni l'utilizzo è consentito anche per fini ricreativi. Nel Colorado - racconta Simoneschi - le tasse sono scese grazie agli introiti di quelle sulla marijuana. E' un'industria che raddoppia ogni anno. Questa startup è stato il nostro primo investimento, ed è esplosa in pochi mesi. Erano un paio di persone a lavorarci, i due fondatori, e oggi sono più di cinquanta".

Con SiamoSoci creato il 'club' per far investire i privati negli Usa

L'attenzione che i tre business angel prestano ai nuovi progetti non si limita al lavoro che viene fatto con Mission and Market. In collaborazione con SiamoSoci, marketplace che permette ai privati di accedere alle startup non quotate, hanno creato American Startup Club.

"E' un club di investimento - racconta ancora Simoneschi - che consentirà al resto della comunità di professionisti, imprenditori e manager italiani di accedere ad opportunità di angel investing in startup americane. Questa iniziativa è unica nel suo genere - conclude - e siamo soddisfatti per il riscontro ad oggi ottenuto".

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